MOSCA – Libero su cauzione l’attivista italiano di Greenpeace Christian D’Alessandro. Lo ha stabilito il tribunale di San Pietroburgo: l’annuncio è stato dato via Twitter da Greenpeace Russia. Nei giorni scorsi erano stati rilasciati, sempre su cauzione, altri due attivisti di Greenpeace in carcere dallo scorso 18 settembre dopo l’assalto a una piattaforma petrolifera di Gazprom nell’Artico: si tratta dell’argentina Camila Speziale e del canadese Paul Douglas Ruzycki. Al momento quindi, in totale, sono nove gli attivisti liberati tra lunedì e martedì, incluso D’Alessandro.
I giudici di San Pietroburgo hanno respinto la richiesta degli inquirenti russi di prolungare la carcerazione preventiva sino al 24 febbraio, per tutti gli attivisti che hanno partecipato al tentativo di scalata della piattaforma offshore di Gazprom nell’Artico. ”Sono troppo euforico, datemi il tempo di riprendermi”, ha detto Aristide D’ Alessandro, padre di Christian,dopo aver appreso la bella notizia. ”Sto avvertendo parenti ed amici”, ha aggiunto. ”Al 99% mi recherò in Russia per andare a prendere mio figlio”.
Anche per D’Alessandro le condizioni per la liberazione sono uguali a quelle degli altri attivisti: il pagamento di una cauzione di due milioni di rubli (45mila euro) da versare entro il 27 novembre. La somma, in caso di urgenza, potrebbe essere anticipata dalla rappresentanza diplomatica italiana. Anche se poi a “saldare il conto” sarà Greenpeace International.
L’unico a cui, per il momento, è stata negata la libertà su cauzione è l’australiano Colin Russell, a cui è stata al contrario prolungata la detenzione di altri tre mesi. Il direttore esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo, ha così commentato le notizie arrivate da San Pietroburgo: “Rimaniamo sconcertati e affranti per il fatto che al nostro collega Colin sia stata rifiutata la cauzione e che sia stato mandato di nuovo in prigione per altri tre mesi. Gli Arctic 30 non saranno liberi fino a quando ognuno di loro sarà tornato a casa dalle proprie famiglie”. Nei giorni scorsi migliaia di persone in 263 città di 43 paesi in tutto il mondo hanno preso parte a manifestazioni pacifiche di solidarietà con gli Arctic30.
Volontari di Greenpeace sono scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere ai sindaci di esprimere la propria solidarietà per Cristian d’Alessandro e gli altri attivisti. Anche i sindaci di Milano e Torino hanno firmato la Dichiarazione di Solidarietà, portando il totale a 59 sindaci italiani. Tra questi quelli di importanti città come Napoli, Milano, Torino, Palermo, Bari, Udine, Perugia, Pescara, Pisa, Bergamo, Campobasso, Lucca, Massa, Ravenna, Pesaro e Urbino. ”.