Russia, l’ordigno “fine di mondo” del film “Il Dottor Stranamore” è esistito davvero

L’ordigno “Fine di Mondo” protagonista dell’epilogo del capolavoro di Stanley Kubrick “Il dottor Stranamore”, i russi ce l’avevano per davvero. Non solo. Probabilmente è ancora in funzione. I sovietici lo costruirono 25 anni fa e, come aveva ipotizzato il regista, era un vero e proprio sistema automatico di lancio dei missili intercontinentali sovietici in caso di attacco Usa: l’obiettivo era effettuare una rappresaglia totale che avrebbe ucciso almeno 100 milioni di americani.

È quanto riporta il sito web della Abc citando Nicolas Thompson di “Wired” che ha pubblicato un libro sulla storia della Guerra Fredda. Il sistema veniva innescato da un elaborato sistema di sensori (“The Perimeter”) sparsi per tutta l’allora Urss che doveva rilevare i segnali di un’esplosione nucleare, onde sismiche, l’aumento improvviso di radiazione e la propagazione delle onde d’urto dell’esplosione di un’atomica.

Il tutto avrebbe attivato il processo fino al lancio dei missili, anche se alla fine il compito terribile di premere il bottone – qui l’unica differenza con i sovietici del piagnucoloso e alticcio presidente Dimitri di “Stranamore” – toccava ai generali nascosti nei bunker sotterranei.

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