Russia: missione su Marte dopo oltre 20 anni

ASTANA – La Russia torna nello spazio con una propria missione interplanetaria dopo più di 23 anni. Obiettivo: il Pianeta Rosso. Domani dal cosmodromo kazako di Baikonur verrà lanciata Phobos-Grunt, una sonda diretta alla più grande delle lune di Marte (chiamata Phobos) per esplorarne l'atmosfera. Un sogno carezzato dall'Urss fin dagli anni 60: così Mosca spera di tornare ai fasti di un tempo nella ricerca spaziale, recuperando il terreno perduto sul vecchio rivale Usa, e i nuovi Cina e India.

Il lancio della sonda, costruita all'Istituto Lavochkin di Mosca, è previsto per le 00:16 di mercoledi ora di Mosca (le 21.16 di oggi in Italia), a bordo di un razzo Zenit-2SB che depositerà su Marte anche un satellite cinese, Yinghuo-1. Per 3 anni raccoglierà campioni di suolo di Phobos, per determinare la genesi dei pianeti del sistema solare, e scoprire se Marte sia adatto alla vita.

E' la prima missione interplanetaria per Mosca dal 1988. L'ultima di successo nel 1986, col lancio della sonda sovietica Vega per esplorare Venere e la cometa di Halley. Poi col crollo dell'Urss una lunga serie di incidenti e fallimenti: il più umiliante nel 1996, quando la sonda Mars 96 cadde nell'Oceano Pacifico per un guasto nel razzo propulsore. Il tutto a fronte dei successi di Usa, Cina e India che sono riuscite a inviare varie sonde su Marte.

Ma nonostante tutto, la Russia ha mantenuto i propri razzi cosmici in orbita, e oggi è l'unico paese a portare equipaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), proprio da Baikonur. Ora è tempo di tornare a missioni a maggiore valore scientifico e tecnologico, ha annunciato di recente Vladmir Popovkin, nuovo capo dell'Agenzia Spaziale russa Roscomos. Non basta: Mosca progetta anche di lanciare una navicella sulla Luna nel 2015, con la missione Luna-Glob, ha annunciato oggi il direttore dell'Istituto di Ricerca Spaziale dell'Accademia Russa delle Scienze, Lev Zeleny.

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