Russia, neonato venduto per 1000 euro: i medici mediatori

Un neonato è stato venduto in Russia per 40 mila rubli (circa mille euro) e a fare da mediatori dell”affare’ potrebbero essere stati i medici della clinica in cui il bimbo è venuto alla luce. E’ quanto stanno cercando di appurare le autorità di una cittadina del Sud della Russia nel corso di alcune indagini su una ‘compravendita’ di un bambino che sarebbe avvenuta nell’ottobre scorso a Pyatigorsk.

I sospetti sul coinvolgimento dei medici sono scattati dopo che un’infermiera, incaricata dell’assistenza a domicilio dei neonati, non ha trovato il bambino nella casa della donna che l’aveva partorito. E ha denunciato il fatto alla polizia. Partite le indagini, la madre naturale del bimbo ha confessato di aver ‘ceduto’ il figlio perché non in grado di accudirlo e mantenerlo, fornendo indicazioni sulla donna che lo aveva comprato.

Quest’ultima, già madre di due bambini adottati in precedenza, è stata rintracciata e arrestata – per poi essere subito dopo rilasciata su cauzione – ed ha restituito il neonato che, riferiscono fonti dell’assistenza sociale a cui è stato affidato il piccolo, sta bene. Un ‘affare’ che vedrebbe coinvolto il personale medico della clinica ostetrica, sospettato – è la tesi degli investigatori che seguono il caso – di aver messo in contatto e favorito la ‘transazione’ tra le due donne: i medici ”potrebbero aver fatto da mediatori, perché questo tipo di cose non avviene per strada”, ha spiegato oggi in briefing il capo del dipartimento investigativo di Pyatigorsk, Oleg Roslyakov.

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