Russia. Portavoce del patriarca ortodosso si dimette: colpa degli scandali?

MOSCA – Non solo il Vaticano, ma anche la Chiesa ortodossa russa ultimamente ha problemi d'immagine. Così almeno vengono interpretate da molti commentatori le dimissioni, annunciate il 7 giugno, dell'arciprete Vladimir Vigiliansky da capo del Servizio Stampa del Patriarca russo Kirill. Ne scrive il quotidiano Kommersant.

Secondo il Patriarcato si tratta di una decisione spontanea: l'ex portavoce, in servizio dal 2005, diverrà rettore della chiesa in costruzione in un villaggio nei pressi di Mosca. Vigilianski conferma una scelta dettata dall'impossibilità di adempiere a due ruoli, non legata all'attualità.

Ma automatico pare il collegamento con gli scandali che hanno investito la Chiesa russa nell'ultima primavera: dal processo al gruppo punk Pussy Riot (l'appello di membri della chiesa a punire severamente le giovani partecipanti alla "preghiera blasfema" nella Cattedrale di Mosca ha suscitato lo sdegno di parte della società), alla foto apparsa sul sito web del Patriarcato dove Kirill esibisce al polso un orologio milionario, poi cancellato da un maldestro intervento di foto-shop, bersaglio del sarcasmo dei blogger.

Proprio l'ufficio stampa guidato da Vigilianski (che sarà sostituito dal vice Alexander Volkov), gestisce il sito. Il sacerdote ha comunque annunciato la prossima pubblicazione di un suo libro sui recenti scandali che circondano il Patriarcato: sarebbe già stato "benedetto" da Kirill.

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