Russia, metà degli arsenali scaduti: Putin li vuole rottamare

MOSCA – Le metà delle delle munizioni stoccate nei depositi del ministero della difesa è scaduto e verrà in parte rottamato e riciclato: lo ha annunciato il premier russo Vladimir Putin durante una riunione del presidium del governo.

”Oggi i depositi, gli arsenali e le basi del ministero della difesa hanno accumulato e immagazzinato circa 20 milioni di tonnellate di munizioni di vario tipo. Il 50 per cento è scaduto”, ha spiegato il capo del governo, confermando la vetustà di parte delle dotazioni militari russe.

”Secondo i dati preliminari, a causa dell’invecchiamento – ha aggiunto – 600 armi strategiche, oltre 350 mila armi convenzionali, più di 150 milioni di differenti munizioni e circa 140 mila missili saranno distrutti, ed eliminati entro il 2020”, anche attraverso la ”rottamazione”.

Putin ha annunciato che dalla ”rottamazione”, finanziata con una spesa statale di 39 miliardi di rubli (quasi un miliardo di euro), si dovrebbero ricavare circa 520,000 tonnellate di metalli non ferrosi, 35 tonnellate di metalli preziosi, 114 mila tonnellate di esplosivi e 3,5 milioni di tonnellate di metalli ferrosi.

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