Russia, rischio bavaglio per due tv indipendenti: cambia la linea politica

La loro colpa è quella di essere (moderatamente critiche) verso il governo e dare voce anche all’opposizione: due tv private russe indipendenti rischiano un cambio della guardia ai vertici aziendali.

Ren Tv di Mosca e Piati Kanal di San Pietroburgo sono le emittenti protagoniste dell’ennesimo tentativo di bavaglio all’informazione del Cremlino. Con il pretesto economico di una riorganizzazione manageriale della prima e del taglio di 1300 dipendenti della seconda, la linea editoriale e politica potrebbe cambiare per entrambe.

I giornalisti hanno scritto una lettera aperta al presidente Dmitri Medvedev, al premier Vladimir Putin, oltre che ai presidenti dei due rami del parlamento e alla governatrice di San Pietroburgo, denunciando il pericolo della scomparsa dell’emittente e promettendo una protesta in caso di licenziamenti.

Per quanto riguarda il piano di riorganizzazione di Ren Tv  si parla del trasferimento dei suoi studi nella stessa sede occupata da Russia Today e dall’agenzia governativa Ria Novosti. Ufficiale invece l’annuncio che il nuovo direttore generale sarà Mikhail Kontserev, ex manager di una grossa società che vende auto. Ren Tv e Canale 5 appartengono al National Media Group, controllato da un amico ed alleato di Putin, il magnate Iuri Kovalciuk, proprietario della Banca Rossia di San Pietroburgo.

Il loro share è scarso, 4,6% Ren Tv e 1,8% Canale 5, ma in tempi di crisi e di proteste, secondo alcuni analisti, forse il potere pensa che sia meglio non correre rischi allineandoli alle tv statali, dove esistono anche le liste dei proscritti.

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