La Corte dei diritti dell’uomo: “Mosca non poteva sciogliere la comunità dei Testimoni di Geova”

La Corte di Strasburgo

La scelta delle autorità russe di sciogliere la comunità dei Testimoni di Geova di Mosca è stata “ingiustificata” perché la decisione è stata fondata su accuse di cui non è stata provata la veridicità.

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato la Russia per aver violato il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, nonché di diritto ad associarsi della comunità di Geova.

Presente in Russia dal 1891, messa al bando nel 1917 dopo la rivoluzione e perseguitata sotto il regime sovietico, la comunità di Geova era tornata in piena attività nel 1990. Ma, dopo un processo civile durato circa sei anni, con una sentenza emessa nel 2004 le autorità delle Federazione russa ne hanno ordinato la dissoluzione e hanno vietato alla comunità di condurre qualsiasi tipo di attività.

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