ROMA – La low cost irlandese Ryanair prevede di tagliare 3.000 posti di lavoro a causa della crisi del settore provocata dalla pandemia di coronavirus.
La compagnia ha inoltre annunciato in un comunicato che gran parte dei suoi aerei rimarranno a terra almeno fino a luglio ed ha previsto che la domanda nel settore non riprenderà fino all’estate del 2022.
Gli esuberi, che riguarderanno soprattutto i piloti e gli assistenti di volo, sono previsti dal prossimo luglio.
La compagnia prevede poi di tagliare gli stipendi fino al 20% e di chiudere numerose basi in Europa.
Da parte sua, l’amministratore delegato Michael O’Leary ha concordato una riduzione della sua retribuzione del 50% fino al marzo dell’anno prossimo.
Compagnie aeree Usa imporranno mascherine in volo
I principali vettori statunitensi imporranno di indossare mascherine in volo per il coronavirus.
La misura sarà attuata da lunedì da Delta e United e dall’11 maggio da American Airlines.
Anche le low cost JetBlue e Frontier hanno fatto simili annunci.
Austria, stop voli dall’Italia fino 22/5
L’Austria ha prolungato fino al 22 maggio lo stop ai treni e ai voli da e per l’Italia.
Lo prevede un’ordinanza del ministro della Salute Rudolf Anschober (Verdi).
I collegamenti ferroviari restano interrotti anche per la Svizzera e il Liechtenstein, mentre quelli aerei – oltre per l’Italia – anche per Cina, Iran, Svizzera, Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Russia e Ucraina.
Da subito possono invece nuovamente atterrare aerei provenienti dalla Corea del Sud.
Ponti aerei sono invece consentiti per i lavoratori stranieri nei settori della sanità e dell’agricoltura, ovvero badanti e raccoglitori.
Da oggi non sono più in vigore i divieti di spostamento in Austria, ma resta l’obbligo di distanza e mascherina.
Da lunedì saranno consentite visite nelle case di riposo, ma solo con una serie di accorgimenti.
Dal 15 maggio potranno essere celebrate le messe. A metà mese riapriranno anche gli zoo, ma con finestre di visita obbligatorie.
Resta invece per il momento ancora interdetta la prostituzione, che in Austria di solito è consentita. (fonti ANSA, AGI)