Sabu, l’hacker più famoso di LulzSec, al servizio dell’Fbi

NEW YORK – Sabu, il più celebre hacker del mondo, capo del gruppo di pirati informatici LulzSecurity ha collaborato con l’Fbi negli ultimi sei mesi, portando, con il suo contributo, all’arresto di cinque persone accusate di crimini informatici, due inglesi, due irlandesi e un americano di Chicago.

Sabu, all’anagrafe Hector Xavier Monsegur, 28 anni, portoricano residente a New York, dal maggio del 2011 ha iniziato la sua attività di hacker insieme ai LulzSec, una decina di persone in tutto.

Le prime azioni del gruppo sono stati gli attacchi al sito della Fox e a quello del talent show “X-Factor”, rivelando dati e password di 73mila aspiranti concorrenti. Poi ci sono stati attacchi sempre più importanti, come quello al sito della Sony Pictures e di un’azienda di sicurezza, per andare a colpire anche la Cia e il Congresso americano.

Per questo Sabu era stato accusato di dodici reati legati all’informatica, e l’accusa aveva chiesto 124 anni di prigione. A quel punto Sabu decise di confessare tutto alla corte di New York, e tornando poi alla sua attività al servizio dell’Fbi.

Secondo ricostruzioni interne al mondo hacker, Sabu avrebbe fatto un accordo con l’Fbi per proteggere i suoi due figli ed evitare il carcere. “Un colpo devastante, abbiamo tagliato la testa di LulzSec”, ha detto un ufficiale Fbi coinvolto nell’operazione.

 

 

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