Sajad Sakineh e Javid Hutan Kian, figlio e avvocato della donna iraniana condannata a morte per adulterio e complicità nell’omicidio del marito, saranno processati la settimana prossima. Lo ha detto all’Ansa Mina Ahadi, portavoce del Comitato internazionale contro la lapidazione, riferendo inoltre che la decisione è stata presa dopo ”un’interrogatorio, di fronte ai giudici, durato circa due ore”.
Il figlio e l’avvocato di Sakineh – ha inoltre riferito Mina Ahadi – ”per ora devono tornare in prigione”. La portavoce del Comitato contro la lapidazione ha anche precisato che ”al momento, non sappiamo cosa sia successo” nei particolari ”perchè nessuno può vederli o parlare con loro e non c’è alcun legale che li rappresenta” di fronte ai giudici. Qualcuno ci sarebbe – ha precisato – ma non ha ancora ricevuto il permesso formale dalle autorità”.
L’oppositrice iraniana ha quindi riferito che Sajad e Hutan Kian ”sono accusati di aver parlato con media stranieri. Per questo, negli ultimi giorni hanno ricevuto delle pressioni e ora devono affrontare un processo”.