Sakineh, Mottaki: “Una montatura occidentale contro l’Iran”

Sakineh Ashtani

Il caso Sakineh ”è chiaramente una montatura dell’Occidente per esercitare pressioni sull’Iran”. E’ quanto ha sottolineato il ministro degli esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, in un intervento riportato dal sito online della Press Tv.

Si cerca – ha aggiunto – di far ”esplodere il caso, politicizzarlo e trasformarlo in una sceneggiata politica”.  Mottaki ha parlato di ”propaganda” riferendosi all’impegno dell’occidente in difesa della donna, accusata di adulterio e complicità nell’omicidio del marito, sottolineando che si tratta di una ”mossa con motivazioni politiche”.

Entrando nel dettaglio del caso, per il quale pende (anche se sospesa in attesa di revisione) una sentenza di lapidazione, il ministro ha ricordato che i ”’criminali non devono essere tutelati o premiati o accolti come rifugiati in altri paesi”.

Il responsabile degli Esteri di Teheran ha quindi criticato il ”doppio standard” che usa l’Occidente: “I paesi che violano i principi fondamentali dei diritti umani con centri di detenzione come Guantanamo o Abu Ghraib – ha rimarcato – non dovrebbero porsi come avvocati difensori dei diritti umani”

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