Sakineh, scontro a Unomattina tra l’ambasciatore iraniano e Pierluigi Diaco

Sakineh

La storia di Sakineh arriva a creare uno scontro anche nel tranquillo salotto televisivo di Unomattina. Su Rai Uno è andata in scena la lite tra l’ambasciatore iraniano in Italia, Seyed Mohammad Ali Hosseini, e il giornalista Pier Luigi Diaco sulla condanna alla lapidazione comminata alla donna.

“In Iran – ha affermato l’ambasciatore – vige la totale indipendenza del potere giudiziario da quello politico. L’esecuzione della sentenza è stata sospesa ed è in corso il riesame del processo”. Poi Diaco ha chiesto se un uomo non provasse vergogna davanti a una pena efferata come la lapidazione. Alle obiezioni del giornalista l’ambasciatore ha risposto che “se l’Iran deve annullare la pena di morte a Sakineh, condannata per un grave reato, allora tutti i Paesi che hanno fatto pressioni sulle autorità iraniane dovrebbero liberare i propri detenuti”.

Sakineh “è stata condannata per aver partecipato all’efferato omicidio del marito in concorso con altre persone” e se si fanno pressioni sull’Iran affinché annulli la pena di morte comminata alla donna, “allora tutti i Paesi” responsabili di queste pressioni “dovrebbero liberare i propri detenuti”.

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