New York, indiani Shinnecock verso riconoscimento federale

Si avvicina il riconoscimento federale per gli indiani della tribù Shinnecock, insediati da secoli nel territorio di Long Island, a pochi chilometri da New York.

La decisione dell’amministrazione Obama metterebbe fine a un contenzioso legale che va avanti da 30 anni e aprirebbe la strada al progetto caldeggiato dalla tribù per la costruzione di un casinò nei sobborghi della Grande Mela.

L’annuncio potrebbe segnare una svolta nella vita dei 1.066 membri della comunità, relativamente povera, che vive a Southampton su un terreno di circa 800 acri, non lontano da alcuni dei quartieri più ricchi della città e dalle tenute da sogno dei vip.

Il riconoscimento federale, infatti, permetterebbe alla tribù di costruire sulla propria terra un casinò “Class II”, con migliaia di slot machines ma senza tavolo verde. Anche se i leader della comunità hanno già dichiarato che preferirebbero negoziare con le autorità locali (preoccupate per le ricadute che la nuova attività potrebbe avere sull’isola) per poter raggiungere un accordo che li autorizzi a costruire altrove un casinò “Class III” con tavoli da gioco.

Un compromesso che li farebbe guadagnare di più e contemporaneamente preserverebbe la tranquillità della ricca Southampton. Tra le alternative proposte, figurano per ora non solo altre location di Long Island, ma anche del Queens o di Nassau.

Lo Stato di New York, del resto, non guadagnerebbe nulla da un casinò costruito in una riserva indiana, ma potrebbe invece esigere una percentuale dei profitti se concedesse l’autorizzazione a costruire un casinò più grande sul proprio territorio.

La strada per il definitivo riconoscimento della tribù è ancora lunga – per valutare il caso è previsto un periodo di attesa che può arrivare fino a sei mesi – ma gli indiani Shinnecock sembrano avere tutti i requisiti richiesti. Non solo occupano l’area continuativamente dal 1900, ma possono dimostrare di averci vissuto fin da tre secoli prima.

La battaglia legale per il riconoscimento è cominciata nel 1978 con una petizione rimasta inascoltata fino al 2006, quando la tribù ha deciso di fare causa al ministero dell’Interno per non averle dato una risposta in tempi ragionevoli.

Attraverso il riconoscimento, inoltre, la comunità spera di risolvere il contenzioso aperto su alcune terre della zona del valore di oltre un miliardo di dollari, tra cui quella sull’area dello Shinnecock Hills Golf Club, che ha ospitato gli U.S. Open più di una volta.

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