Saudite al volante: è guerra su Facebook con i conservatori

ROMA – Sale la tensione tra le donne saudite che stanno da oggi sfidando la legge che le impedisce di guidare le automobili, e gli uomini ultraconservatori islamici che, attraverso i socialnetwork, minacciano rappresaglie anche fisiche. Il vento della primavera araba che ha fatto cadere il regime tunisino e quello egiziano, incoraggia, secondo il quotidiano Al Quds Al Aarbi, le donne saudite ad approfittare dell'occasione per ottenere maggior liberta' e rivendicare il loro diritto di guidare, un diritto, impensabile, secondo il quotidiano, da rivendicare un anno fa. Nonostante le numerose ''contro campagne'' lanciate dagli uomini contro la sfida delle donne, il numero delle attiviste saudite che hanno dichiarato la loro adesione alla campagna intitolata ''guidero' la mia automobile il 17 giugno'' e' poco superiore, secondo il quotidiano, a sette mila.

Nel frattempo le attiviste hanno pubblicato su face book una specie di decalogo per la guida di oggi raccomandando alle donne di portare il velo, alzare la bandiera saudita e la foto del re Abdullah, di essere accompagnate da un uomo, di guidare solo nelle citta' ed avere una patente internazionale. Di diverso avviso sono le campagne lanciate dagli uomini con titoli che uniscono la minaccia al sarcasmo come la campagna di ''rompere il vetro delle autovetture di tutte quelle che guideranno il 17 giugno'' , '' Cucinero' e cuciro' miei vestiti da solo'' '' Usate al Akal (una corda pesante che fissa il copricapo degli uomini) contro le donne''. Oltre all' aumento degli incidenti stradali, la maggior parte delle campagne degli uomini avvertono la societa' saudita del pericolo di infiltrazione del pensiero occidentali nella mente delle ragazze del regno. ''La questione della guida degli automobili da parte delle donne e' tragicomica'' secondo lo scrittore saudita Abdah Khal, vincitore del premio Poker per la letteratura araba. ''Nessuno, commenta lo scrittore, puo' credere alla testardaggine di impedire alle donne dal guidare.'' Parlando con il quotidiano saudita Ukath, la scrittrice saudita Thurayya Al Kurdi avverte del pericolo delle ''contro campagne'' lanciate dagli uomini. Tali contro campagne, precisa la scrittrice, fomentano l'odio, la discriminazione e la violenza contro le donne. Tutto cio' non faro' altro che peggiorare l'immagine del regno nel mondo, conclude Al Kurdi.

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