LONDRA – Scientology da anni è oggetto di numerose polemiche ed accuse; creata nel 1954 da Ron Hubbard è considerata dagli adepti fedeli un’ancora di salvezza e una filosofia di vita dalla quale ricevere insegnamenti. La sua qualifica è al centro di un dibattito da anni: molti la considerano una “filosofia religiosa”, altri un “movimento religioso”, gli adepti la chiamano formalmente “Chiesa di Scientology” e chi la critica, invece, la definisce una vera e propria “setta”.
Considerata come una religione solo negli Stati Uniti e in Australia, la Corte Suprema d’Inghilterra l’ha riconosciuta ufficialmente nel 2013. Vanta milioni di fedeli in tutto il mondo, che tuttavia sarebbero costretti ad elargire cospicue donazioni per raggiungere “la salvezza”. Scientology ha fedeli del calibro di Nicolas Cage (che è uscito), John Travolta, Tom Cruise e l’attrice Leah Remini, che racconta proprio l’influenza della star in seno all’organizzazione.
Alla trasmissione “Real Time With Bill Mayer” ha detto che Cruise avrebbe il potere di “introdurre delle riforme o addirittura chiudere per sempre questo tipo di disciplina”. Sembra che Cruise abbia una grandissima influenza su Scientology e che tutte le partner dell’attore, tra cui Nicole Kidman, siano state costrette ad abbracciare questa “fede”. La Remini racconta delle difficoltà che ha incontrato quando, dopo 35 anni, ha deciso di lasciare Scientology e fu proprio Nicole Kidman, senza esserne consapevole, ad aiutarla nel difficile momento.
“Nonostante non l’abbia mai incontrata, Nicole è sempre stato l’esempio da seguire. Quando ho affrontato il difficile periodo di distacco, ho sempre pensato a lei; la guardavo e ripetevo a me stessa: lei ha lasciato Scientology ed è ancora un’attrice affermata. Posso farcela anch’io!” ha svelato la Remini nell’intervista.
“La mia fuga da Scientology” (in onda sul canale 118 di Sky da domenica 19 febbraio) è un programma che negli Usa ha riscosso un enorme successo, una serie di sette episodi nel quale Leah Remini incontra altri ex adepti che raccontano le violenze subìte: truffe, donazioni forzate, circonvenzioni di incapaci per lasciare l’organizzazione che promette la salvezza e “l’allontanamento dai problemi terreni”. Alla Remini ha replicato Scientology parlando di “calunnie di bugiardi dichiarati”.
In precedenza aveva avuto molto successo anche il libro inchiesta del giornalista Lawrence Wright, Going clear: Scientology and the Prison of the Belief, pubblicato in Italia da Adelphi col titolo “La Prigione della Fede – Scientology a Hollywood”. Libro dal quale è stato tratto anche il documentario “Going Clear”.