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Il segreto della felicità? Vivere in una grande città

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Il segreto della felicità? Vivere in una grande città (foto Ansa)

TORONTO – Il segreto della felicità? Non è la ricchezza né trascorrere giornate in relax su spiagge esotiche ma vivere in una grande città. Secondo Jeanette Bicknell della York University di Toronto [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], lo stile di vita frenetico di aree affollate come Londra o New York rende più contente le persone e gli impegni sono considerati un “distintivo d’onore”.

Chi è indaffarato ritiene che stia facendo un uso del tempo migliore rispetto a chi ha un ritmo di vita rilassante. Bicknell sostiene che ciò che provano le persone riguardo all’utilizzo del tempo contribuisca al benessere quanto la ricchezza o un buon stipendio. Sul blog di scienze Nautil ha scritto: “Il ritmo frenetico, avere molto da fare e poco tempo per farlo è spesso associato a stress e ansia. Ma in molti contesti essere ‘occupato’ è un distintivo d’onore: i genitori occupati sono considerati devoti al benessere dei figli, l’agente immobiliare occupato deve concludere molte vendite e l’avvocato impegnato può addebitare una tariffa oraria extra”.

Per sostenere la sua tesi, la Bicknell ha indicato uno studio che ha esaminato il ritmo di vita nelle città di 31 paesi del mondo. I ricercatori hanno misurato la velocità con cui i pedoni percorrevano una distanza di 18 metri, il tempo medio impiegato per acquistare un francobollo, con la precisione di orologi scelti a caso.

Il team guidato dallo psicologo Robert Levine della California State University, ha scoperto che nelle città più grandi le persone si muovono più velocemente rispetto a chi vive in luoghi meno popolati. È stato inoltre dimostrato che un ritmo più rapido porta a un’economia più forte, come Londra o New York. Luoghi con ritimi veloci avevano tassi più alti di smog, gli abitanti meno probabilità di aiutare stranieri in difficoltà e più probabilità di morire di un malattia coronarica.

Eppure, Levine e i colleghi hanno scoperto che i residenti in queste aree sostengono di sentirsi più felici rispetto a chi vive in posti tranquilli. Lo psicologo ha poi affermato che il ritmo di vita di una città era “significativamente correlato” al benessere psicologico, sociale e fisico degli abitanti.

Una precedente ricerca condotta da Richard Easterline, economista della University of Southern California ha dimostrato che la relazione tra reddito e benessere è complessa. Il denaro, infatti, solo fino a un certo punto può essere fonte di felicità: una volta che le persone hanno abbastanza soldi per soddisfare i bisogni di base, possedere non è necessariamente collegato a un livello più alto di soddisfazione.

Parlando con MailOnline, Peter Kinderman, psicologo dell’University of Liverpool, al MailOnline ha detto che nelle grandi città le persone possono essere più felici a patto che ci siano delle strutture mirate a compensare i dannosi effetti di una vita frenetica. “È un equilibrio tra gli effetti negativi come l’inquinamento, rumore, costi di trasporto, mancanza di spazi verdi, e la vivacità, la connessione, il significato e lo scopo che può dare una vita frenetica”.

“Le città che regalano benessere devono avere un buon trasporto pubblico, alloggi a prezzi accessibili, spazi verdi, la possibilità di passeggiare e spazi, come le caffetterie, in cui è possibile socializzare”.

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