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Molotov dei serbi contro la Nato: Ue pensa al ritiro truppe in Kosovo

di admin |30 Settembre 2011 12:58

MITROVICA – Due bombe molotov sono state lanciate contro un centro culturale internazionale. Il messaggio dei serbi del Kososvo è chiaro: “Non vogliamo stranieri”. In un reportage per La Stampa Francesco Semprini racconta le tensioni nella città di Mitrovica. Tensioni nate con l’occupazione di due posti di frontiera con la Serbia da parte del Kosovo. Ora però i serbi se la prendono con i soldati Nato e l’Ue comincia a pensare al ritiro dei soldati dalla missione Eulex.

“La situazione è notevolmente degenerata. Essere di pattuglia da quelle parti presenta seri rischi”, ha spiegato un soldato di stanza a Mitrovica. Barricate e posti di blocco la risposta al clima di violenze dilagante che ha visto alcuni operai aggrediti e un autoblindato dei carabinieri italiani, appartenenti alle forze internazionali, vittima di un agguato.

Le forze internazionali cercano di mediare per sciogliere le tensioni tra i due paesi, con il Consiglio di Sicurezza che si è riunito a New York ma non è giunto ad alcuna soluzione. La Nato vorrebbe la rimozione delle barricate, mentre la Russia sostiene Belgrado, dicendosi preoccupata per “la violenza usata dalle forze militari contro i civili serbi“.

Il capo negoziatore serbo ha posto come condizione per il dialogo tra Pristina e Belgrado la soluzione per i “Gate 1” ed i “Gate 31” occupati. Posizione non condivisa dal mediatore europeo Robert Cooper, che ha dichiarato: “La situazione ai posti di confine nel nord del Kosovo non fa parte del dialogo, né di negoziati separati con la Serbia. L’obiettivo è quello di discutere questioni che servono a migliorare la vita quotidiana delle popolazioni e ad avvicinare le parti alla Ue”.

Intanto gli esponenti dell’Eulex cominciano a mostrare malumori. Il ritiro delle truppe impegnate nelle missioni di stabilizzazione è incoraggiato dall’aumento del rischio nella zona, come testimonia l’agguato di pochi giorni fa in cui i carabinieri italiani sono rimasti coinvolti.

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