ROMA – “Caro Mr Letta, grazie per questa decisione coraggiosa ma adesso temo che il regime di Nazarbayev reagirà mandando mia moglie Alma in prigione e la mia bambina Alua all’orfanotrofio”: il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, rifugiato politico nel Regno Unito, lancia un nuovo appello al presidente del Consiglio Enrico Letta dalle colonne della Stampa.
Ablyazov teme che la moglie e la figlia di sei anni, espulse e rimandate in Kazakhstan, possano non fare più ritorno in Italia,
“Una settimana fa sulla pagine de La Stampa mi sono appellato a lei affinché facesse luce sulla rendition illegale dell’Italia verso il Kazakistan di mia moglie di mia figlia di 6 anni. Ho voluto credere che in Italia vi sono persone che rispettano i diritti umani e lo Stato di Diritto”.
Per questo si rivolge di nuovo al presidente del Consiglio:
“Mr Letta, lei non ha coperto questo incidente vergognoso. Le sono molto grato per questo. Sono grato al suo coraggio ed alle sue convinzioni che, in circostanze estremamente difficili, l’hanno portata a fare quanto era giusto. Ma adesso il piano del regime di Nazarbayev è di mandare mia moglie in prigione e mia figlia in un orfanotrofio”.