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Shi Zhengli, la “scienziata dei pipistrelli” a Trump: “Virus non è nato a Wuhan, chiedi scusa”

Alle accuse del presidente degli Stati Uniti all’Istituto di virologia di Wuhan (Wiv), risponde finalmente la “scienziata dei pipistrelli”.

Shi Zhengli respinge pubblicamente le insinuazioni di Trump.

In sintesi che l’istituto cinese sia colpevole di aver fatto sfuggire il virus SarsCov2 dai suoi laboratori

La virologa, i media la chiamano ‘Bat-Woman’, che studia i coronavirus dei pipistrelli, ha scelto la tribuna della rivista Science per replicare.

Shi Zhengli: “Trump ci chieda scusa”

“Trump contraddice totalmente i fatti quando sostiene che il virus sia sfuggito dal nostro istituto e ci deve le sue scuse”.

Le sue risposte alla rivista dopo circa 2 mesi in cui si è coordinata con l’Accademia cinese delle scienze.

Shi Zengli precisa che “i primi campioni del nuovo coronavirus sono stati raccolti nei pazienti solo alla fine del 2019. Prima di allora nessun ricercatore dell’Istituto vi era entrato in contatto”.

Negli ultimi 15 anni il suo laboratorio ha isolato e fatto crescere in coltura “solo tre coronavirus dei pipistrelli collegati ad un coronavirus che aveva contagiato l’uomo. Quello della Sars del 2003”.

Gli oltre 2000 coronavirus dei pipistrelli rilevati dal laboratorio, incluso quello simile al 96,2% al SarsCoV2, sono delle “semplici sequenze genetiche”, estrazioni laboratoriali  da campioni di feci, orali e anali degli animali.

“Nessun positivo nel laboratorio”

“Inoltre tutti i membri del laboratorio hanno effettuato il test per il nuovo coronavirus, risultando negativi”, prosegue.

Confutando così chi sostiene che la pandemia originerebbe da uno dei suoi ricercatori positivo al contagio.

Quanto al virus, secondo Shi ha avuto origine nei pipistrelli per poi passare all’uomo o direttamente, o più probabilmente secondo lei, attraverso un ospite intermedio.

“Mercato Wuhan solo focolaio perché affollato”

I test sui campioni prelevati dal mercato ittico di Wuhan hanno trovato frammenti del virus “sulle maniglie delle porte, nel terreno e nei liquami, ma non negli animali congelati.

Né in quelli allevati intorno a Wuhan o in altri posti della provincia dell’Hubei.

Il mercato di Wuhan – ipotizza – può essere stato solo un posto affollato dove si è trovato un focolaio di pazienti con il nuovo coronavirus”.

E conclude con un invito alla comunità internazionale a lavorare insieme per trovare le origini dei nuovi virus emergenti. (fonte Ansa)

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