Shoah, all'asta i diari di Mengele

ROMA, 18 LUG – Oltre quattromila pagine di diario, lettere, appunti e altro materiale scritto da Joseph Mengele, oltre ad alcuni dipinti e disegni realizzati dal carnefice di Auschwitz, andranno all'asta giovedi' prossimo a Stamford, in Connecticut (Usa).

A renderlo noto e' Roberto Malini, storico dell'Olocausto che ha donato recentemente al Museo della Shoah di Ferrara una collezione di opere realizzate da artisti scomparsi nei campi di sterminio nazisti, nonche' copresidente del Gruppo Everyone, attivo nel campo dei diritti umani.

I diari di Mengele, numerose pagine dei quali sono gia' state acquisite 18 mesi fa dal Centro Wiesenthal, risalgono al periodo 1960-1975, quando il medico aguzzino viveva in Sudamerica, dove era riuscito a fuggire, evitando il processo per crimini contro l'umanita', dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

Mengele si sposto' fra Argentina, Paraguay e Brasile. Nonostante l'enorme peso di orrori che albergava nella sua coscienza, riusci' a scrivere poesie e riflessioni filosofiche, a disegnare e dipingere, ad annotarsi riflessioni sui grandi temi dell'essere.

La casa d'aste Alexander Autographs di Stamford, rende noto Malini, prevede di vendere il materiale ad almeno 400 mila dollari. Bill Panagoupulos, presidente della casa d'aste, non intende rivelare il nome del proprietario, che vive in Brasile e non sarebbe un discendente di Mengele.

Il 95% del materiale in vendita e' inedito. In attesa della vendita, Malini ha scritto una lettera a Panagoupulos, chiedendo che i responsabili della vendita, in accordo con il proprietario del materiale, attuino misure che consentano di evitare l'eventuale dispersione dei documenti nel caso un collezionista privato non legato al mondo della ricerca sull'Olocausto si aggiudicasse l'asta.

Nell'appello, Malini chiede di provvedere alla realizzazione di copie su carta e microfilm di tutto il materiale all'incanto, affinche' il suo contenuto sia consegnato agli studiosi e a coloro che mantengono vivo il ricordo dell'Olocausto e, una volta create le copie fedeli, di consegnarle al Centro Wiesenthal e al Museo Yad Vashem di Gerusalemme. ''Questa semplice operazione avra' un costo di pochi dollari, ma un significato inestimabile di portata universale'' conclude.

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