Sicilia, nuova Lesbo dopo stop Balcani: 6000 arrivi in 5 gg

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2016 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA
Sicilia, nuova Lesbo dopo stop rotta Balcani: 2000 arrivi in 5 gg

Sicilia, nuova Lesbo dopo stop rotta Balcani: 2000 arrivi in 5 gg

PALERMO  – Se Lesbo è la nuova Lampedusa, allora la Sicilia tutta sta per trasformarsi in una nuova grande Lesbo da quando la rotta dei Balcani è stata chiusa. Circa 6 mila migranti sono approdati sulle coste italiane solo negli ultimi cinque giorni e i numeri sono destinati ad aumentare nelle prossime ore. E’ l’allarme lanciato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni a Ginevra. Il portavoce dell’Oim Joel Millman precisa che dei “6.021 migranti e profughi che hanno compiuto la pericolosa traversata del Mediterraneo da martedì scorso”, solo 174 sono invece approdati in Grecia.

Gli arrivi sono aumentati del 90% nei primi tre mesi dell’anno. Il quotidiano britannico Daily Mail è salito a bordo di una nave di salvataggio norvegese che ha portato 900 migranti al porto di Palermo.  Altre migliaia, tutti raccolti nel Mediterraneo, sono sbarcati in altri porti dell’isola. “Da giovedì scorso – ha detto il comandante della nave Torger Brendem – la mia nave ha trasportato qui 1.650 migranti. Questa – ha aggiunto – è la popolazione di una piccola città in Norvegia, portata qui da una sola nave in una sola settimana e la stagione delle migrazioni non è ancora iniziata. E sconvolgente”, ha concluso. Le foto scattate dal Daily Mail mostrano il momento in cui la nave norvegese ha aperto le porte e centinaia di africani occidentali sono scesi a terra: a ognuno sono stati consegnati un paio di sandali, tute, pacchetti di cibo e coperte arancioni, prima di essere nuovamente caricati sugli autobus e portati nei centri di accoglienza.

Lo stato di emergenza si deve, in gran parte, all’accordo siglato il mese scorso tra Unione Europea e Turchia. I leader europei hanno concordato la cifra di 6 miliardi di euro con la Turchia per cercare di chiudere il percorso attraverso l’Egeo dalla costa turca per le isole greche. Tuttavia, crescono le preoccupazioni che il piano – che comprende un accordo per mandare indietro tutti gli arrivi – porterà invece le persone a compiere la traversata più pericolosa: quella dal nord Africa.

Cosa che sta effettivamente già accadendo: lo dimostrano i fatti di cronaca. La Libia è stata a lungo un punto d’appoggio per i migranti che cercano una vita migliore in Europa, ma la rotta lunga 185 miglia è anche quella più letale. Dall’inizio del 2014 6.175 persone sono morte durante l’attraversamento, ciò significa che solo un migrante su 54 riesce a salvarsi. Ad aprile, circa 800 persone sono affogate mentre tentavano di raggiungere l’isola di Lampedusa. Al tempo stesso, 1.161 persone sono morte nella tratta Egea dalla Turchia alla Grecia, ovvero un sopravvissuto ogni 893.