Chi non sta bene in Italia legga del sindaco di Detroit e della sua amante dopo il carcere

Pubblicato il 31 Dicembre 2009 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

Christine Beatty insieme a Kwame Kilpatrick

Chi, tra i potenti, si lamenta dell’Italia e ne parla male, legga questa storia. Poi legga le cronache bolognesi e corra in chiesa a ringraziare tutto il panteon cristiano di santi e madonne perché lo hanno fatto nascere in Italia.

La storia che ci deve fare riflettere viene dall’America, in particolare da Detroit, capitale dell’auto, città operaia, travolta più di molte altre dagli effetti della recessione. Ma la crisi economica non c’entra con la vicenda sentimentale e i suoi risvolti giudiziari che vi vogliamo raccontare.

Lui, Kwame Kilpatrick, ex sindaco di Detroit che per proteggere la propria relazione extraconiugale non esitò a mentire sotto giuramento e a licenziare gli agenti che l’avevano scoperto, grazie ai prestiti milionari di potenti manager amici vive nel lusso più sfrenato.

Lei, Christine Beatty, ex capo di gabinetto e amante del sindaco, da madre disoccupata con due figlie a carico stringe la cinghia per saldare il debito da circa 100 mila dollari che ha con la città, in “comode rate” da 245 dollari al mese: meno di quanto Kilpatrick spenda in un mese per il solo abbonamento a Internet e alla tv via cavo.

Un epilogo amaro, quello della storia d’amore segreta tra l’uomo più potente di Detroit e il suo braccio destro, che venne alla luce nel marzo 2008 dopo che un giornale locale pubblicò i testi di alcuni sms erotici scambiati tra i due.

Per nascondere la liason, che stava per essere svelata dalle indagini condotte da alcuni poliziotti, il sindaco non esitò a far licenziare gli agenti e a mentire sotto giuramento negando la relazione, come del resto fece anche la “compagna”.

Oggi, dopo aver scontato alcuni mesi di carcere, i due amanti sono di nuovo “liberi” anche se costretti a saldare un debito con la città di un milione di dollari per Kilpatrick e di 100 mila per Beatty. Il loro stile di vita è però drammaticamente agli antipodi.

Christine è, infatti, una single-mom in libertà vigilata per 5 anni, con la fedina penale sporca e un curriculum ormai impresentabile non solo a Detroit, che da mesi fatica a trovare un lavoro in una città messa in ginocchio dalla crisi economica e sopravvive appena grazie all’aiuto della famiglia e di pochi amici.

Kwame, invece, a quanto sostiene, avrebbe ricevuto all’uscita dal carcere (lo scorso febbraio) un prestito da 240 mila dollari da quattro manager dell’area di Detroit – Peter Karmanos, Dan Gilbert, Jim Nicholson and Roger Penske – più altre svariate migliaia di dollari “in regalo” e sta ora conducendo una vita agiatissima in Texas, in una villa da un milione di dollari appena fuori Dallas.

La sua carta di credito rivela pagamenti da 158 dollari per la manicure, da 600 per acquisti in un negozio di Gucci e da 15 mila per un intervento di chirurgia plastica della moglie Carlita.

In un intervista rilasciata il mese scorso, Kilpatrick ha dichiarato di rispettare l’ex-amante «moltissimo, di volerle bene e di augurarle il meglio».

Anche se l’ironia della sorte, in questo caso, sembra essere molto più eloquente.