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Siria, attentato kamikaze a Damasco: almeno 25 morti

di Maria Elena Perrero |6 Gennaio 2012 18:53

DAMASCO – Almeno 25 morti e 46 feriti: è il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato che ha colpito la mattina del 6 gennaio Midan, quartiere centrale della capitale siriana Damasco. L’attentatore suicida autore dell’attacco dinamitardo si è fatto esplodere nei pressi di un semaforo, poco lontano da una scuola e vicino a una strada sopraelevata.

La tv di Stato ha mostrato le immagini di brandelli umani gettati in sacchi neri dell’immondizia, pozze di sangue per terra, auto e mezzi pubblici danneggiati, uomini sul luogo dell’esplosione che gridano: “E’ questa la libertà?”, in riferimento ai manifestanti anti-regime. Il regime siriano ha accusato i manifestanti di aver compiuto l’attentato: “Non sappiamo chi è morto e quanti sono morti. Ma siamo sicuri che è stata un’azione terroristica perpetrata dai cosiddetti manifestanti per la libertà”, ha detto la conduttrice della tv di Stato commentando le immagini provenienti dal luogo dell’attacco.

Ma proprio per gli attivisti, dietro all’attentato di questa mattina ci sarebbe il regime siriano. Ne sono convinti i Comitati di coordinamento locale degli attivisti della stessa Midan, che sostengono che il quartiere avrebbe dovuto ospitare oggi un’imponente manifestazione anti-governativa.

Secondo la Bbc l’obiettivo dell’attentato è stato un autobus.  Il ministero dell’interno siriano, in reazione all’attentato compiuto oggi nel centro di Damasco, avverte: ”Risponderemo con il pugno di ferro”. Lo riferisce la tv di stato siriana.

Due settimane fa, sempre di venerdì, due esplosioni avevano colpito sedi  di servizi di sicurezza a Damasco, e le autorità avevano subito attribuito gli attacchi ad al Qaida. Il venerdì, giorno di riposo settimanale in Siria, le scuole sono chiuse e il traffico è ridotto rispetto al resto della settimana.

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