Siria, Isis annuncia: “Abbiamo colpito i russi con i nostri droni”

DAMASCO – I miliziani jihadisti dell’Isis sostengono di aver abbattuto una delegazione russa a Deir al-Zour, in Siria, grazie ad un attacco con dei droni. Lo scrive il sito di intelligence americana Site, pubblicando anche una foto del presunto attacco.

Sempre un drone, ma in questo caso degli Stati Uniti, avrebbe ucciso ieri, lunedì 27 febbraio, uno dei membri di al Qaeda più ricercati al mondo, Abu Khayr al Masri, nel nord-ovest della Siria.

La Russia ha una consistente forza militare in Siria e dal 2015 partecipa attivamente alla guerra a fianco del governo di Damasco. Ma negli ultimi mesi si è proposta anche come arbitro del conflitto armato e come artefice, assieme a Turchia e Iran, della tregua del 30 dicembre scorso.

L’ala siriana di al Qaeda e il cosiddetto Stato islamico non sono però coinvolte nell’interruzione delle ostilità tra forze di Damasco e insorti perché sono entrambe considerate “gruppi terroristici”.

In forza di questa definizione, gli Stati Uniti e la Russia, così come i loro alleati regionali e locali, continuano a bombardare zone siriane per colpire i terroristi, in particolare nella regione di Idlib, fuori dal controllo governativo, ma dove le autorità di Damasco stanno deportando i miliziani e civili che si arrendono in altre zone del Paese.

In uno di questi raid nella regione di Idlib, affermano fonti jihadiste nella zona, è stato ucciso Abu Khayr al Masri, 59 anni, genero di Osama Bin Laden e da anni indicato come il braccio destro di Ayman Zawahiri, capo di al Qaida.

In particolare Masri avrebbe avuto la delega di guidare l’organizzazione fondata da Bin Laden nei teatri caldissimi di Yemen, Iraq e Siria. Più di recente Masri era stato anche indicato come il successore di Zawahiri alla guida di al Qaeda.

Sulla presunta morte di Masri, il Pentagono si è limitato a dire di avere effettuato un attacco nel nord-ovest della Siria, ma senza precisare chi fosse l’obiettivo.

 

 

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