Siria, Assad concede la nazionalità ai curdi del nord est

Foto lapresse

BEIRUT – Il presidente siriano Bashar al Assad ha concesso la naturalizzazione ai residenti curdi che abitano la regione nord-orientale di Hasake. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Sana.

Scetticismo ma anche speranza per le annunciate riforme del regime siriano al potere da quasi mezzo secolo avevano dominato gli ambienti dei politici dissidenti e dei leader curdi siriani.

Saleh Kaddu, vice segretario generale del partito della sinistra curdo-siriana, aveva afferma di aver ”boicottato” l’incontro a Damasco tra alcuni capi clan curdi della regione nord-orientale di Hasake e il presidente siriano Bashar al-Assad.

”Oltre a me hanno disertato la riunione anche Abdel Hamid Darwish, segretario del partito democratico-progressista curdo, e Aziz Dawwi, capo del partito curdo dell’uguaglianza”, aveva detto Kaddu.

”A Damasco sono state fatte promesse di maggiori sussidi e di fornitura di servizi sociali, mentre le nostre rivendicazioni sono di natura politica”, aveva aggiunto Kaddu, in riferimento alla discriminazione a cui sono sottoposti da decenni oltre centomila curdi siriani della regione nord-orientale.

Secondo il quotidiano panarabo al Hayat, nell’incontro Assad avrebbe assicurato che ”entro il 15 di aprile” sarebbe stato risolto il problema relativo al ”censimento del 1962”. In quell’anno decine di migliaia di curdi siriani furono dichiarati ”stranieri” e privati di ogni diritto di cittadini.

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