Siria, offensiva Isis: 500 morti negli scontri nella base militare a Raqqa

Siria, offensiva Isis: 500 morti negli scontri nella base militare Raqqa
Foto Ansa

BEIRUT, 24 AGO – Mentre Londra annuncia di aver identificato John , il jihadista britannico che ha ucciso il giornalista americano James Foley, sono almeno 500 i morti degli scontri avvenuti tra martedì 19 agosto e domenica 24 tra l’esercito siriano e i combattenti fondamentalisti dell’Isis, nella base militare e nell’aeroporto di Tabqa, nella regione di Raqqa.

I jihadisti dell’Isis, oggi (domenica 24 agosto) hanno conquistato anche l’aeroporto, ultimo bastione del regime di Bashar al Assad nella provincia settentrionale di Raqqa in Siria. Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh). Secondo la Ong “170 soldati siriani sono stati uccisi oggi nell’offensiva che ha permesso ai jihadisti di conquistare l’aeroporto”, ha precisato una mail inviata dall’Osservatorio, aggiungendo che 346 jihadisti hanno perso la vita a partire da martedì sera.

I jihadisti dello Stato islamico (Isis) sono padroni ormai di un territorio grande quanto l’Ungheria compreso tra Iraq e Siria: oltre all’aeroporto, i jihadisti hanno definitivamente conquistato la base aerea di Tabqa, l’ultima sacca di resistenza delle forze di Damasco in una zona sotto il controllo dell’Isis dalla primavera del 2013.

Secondo fonti delle opposizioni siriane, i morti sarebbero insomma 500: oltre ai 346 jihadisti, ci sarebbero almeno 170 militari siriani. Ma il bilancio non è verificabile in maniera indipendente. I media del regime siriano confermano il “ripiegamento” delle truppe governativa dalla base di Tabqa senza però menzionare alcuna perdita umana.

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