Siria. Portaerei e caccia arrivano nel Mediterraneo: Usa, Gb e Russia schierati

Siria. Portaerei e caccia arrivano nel Mediterraneo: Usa, Gb e Russia schierati
Siria. Portaerei e caccia arrivano nel Mediterraneo: Usa, Gb e Russia schierati (Foto LaPresse)

ROMA – Stati Uniti e Gran Bretagna si preparano ad una risposta alla Siria. La mattina del 29 agosto una nave lanciamissili americana,  con 4 elicotteri ed equipaggiamenti per sottomarini, ha attraversato il canale di Suez, diretta verso le coste siriane. Sei aerei da caccia della Raf  sono stati dispiegati a Cipro “come misura precauzionale” per proteggere gli interessi britannici nella regione, annuncia il ministero della Difesa britannico. Intanto Bashar al Assad si dice pronto ad “uscire vincitore” da questo “scontro storico”.

Le reazioni mondiali non si sono fatte attendere. La Russia rafforzerà la sua squadriglia navale nel Mediterraneo, inviando nei prossimi giorni una nave anti sommergibile della flotta del Nord e l’incrociatore lanciamissile Moskva della flotta del Mar Nero. L’Iran invece si dice pronto a “bruciare Israele“, definendo l’eventuale azione “di Usa e Gran Bretagna contro la nazione siriana innocente è in realtà un’operazione sionista”.

Le forze armate francesi si dicono pronte e “a disposizione del presidente Francois Hollande se decidesse per l’intervento”. Ma il presidente frena e invita ancora una volta alla ricerca di una “soluzione politica”, per evitare l’uso della forza. L’Egitto e l’Italia invece restano fuori dai movimenti in atto dal Mediterraneo, che sembrano una preparazione allo scontro ormai quasi inevitabile. L’Egitto ha fatto sapere che non parteciperà ad una eventuale azione militare contro la Siria, mentre il premier Enrico Letta ha dichiarato che “se le Nazioni Unite non ci sono, l’Italia non parteciperà”, ma la condanna dell’Italia ai crimini del regime di Assad è ferma e la risposta della comunità internazionale deve essere “netta”.

 

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