DAMASCO – Siria e Iraq, la Francia colpisce l‘Isis con raid partiti dalla portaerei Charles de Gaulle e la Russia colpisce anche a terra. I satelliti americani hanno infatti avvistato tank della Federazione in territorio siriano tra Latakia e Idlib. I carri armati sostengono le forze governative di Bashar al Assad contro i ribelli islamici.
Secondo quanto scrive il Jerusalem Post, riprendendo il quotidiano kuwaitiano al-Rai, le forze militari russe hanno schierato sul territorio siriano carri armati T-90 mentre dal cielo continuano i raid che hanno colpito in questi giorni centinaia di target dei ribelli. Fino ad ora il Cremlino ha sempre smentito l’impegno in operazioni terrestri in Siria
Lo scorso settembre diverse fonti ufficiali americane avevano affermato che la Russia aveva posizionato circa mezza dozzina di tank in un campo d’aviazione siriano al centro di una base militare, in particolare vicino a Latakia, roccaforte del presidente siriano Bashar al Assad.
Intanto da Teheran il presidente russo, Vladimir Putin, e il leader supremo della Repubblica islamica, Ali Khamenei, hanno concordato “sull’inaccettabilità di dettare le varianti di soluzione politica dall’esterno” alla crisi siriana e sulla “mancanza di alternativa alla realizzazione di questo metodo politico da parte del popolo siriano stesso”. In altre parole, confermano che, almeno ad oggi, non c’è alternativa ad Assad che possa essere imposta dall’esterno, nemmeno dai Paesi che bombardano i terroristi dell’Isis, come gli Stati Uniti.
La Francia, da parte sua, ha fatto sapere che “intensificherà i bombardamenti” in Siria, scegliendo “gli obiettivi che facciano più danni possibili all’esercito terrorista” dell’Isis.