Siria, “Usa ridicoli”. Kerry: “Assad come Hitler e Saddam. Usato il gas sarin”

Siria, "Usa ridicoli". Kerry: "Assad come Hitler e Saddam. Usato il gas sarin"
Il segretario di Stato Usa, John Kerry (foto Lapresse)

NEW YORK – “Il presidente siriano Bashar al Assad è come Hitler e Saddam Hussein”. Le parole del segretario di Stato Usa, John Kerry all’indomani della decisione di Barack Obama di attendere l’ok del Congresso prima di un intervento in Siria, suonano come un ritorno alla carica. E annuncia nuove prove sulle armi chimiche pervenute in mano agli Usa: “I campioni di sangue e capelli risultati positivi al sarin sono arrivati in possesso degli Stati Uniti nelle ultime 24 ore. È un’importantissima novità”. E ha aggiunto: “Abbiamo fiducia nel Congresso. Farà la cosa giusta”. “Il “sì” del Congresso all’uso della forza contro Assad manderà un importante messaggio anche a Iran e alla Corea del Nord”.

Le parole di Kerry sembrano quasi di risentimento, dopo le provocazioni giunte dal regime di Damasco che esultava alla notizia del rinvio da parte dell’amministrazione Obama. “La determinazione della Siria a rispondere ad un attacco americano ha sventato l’aggressione”, ha detto il vice premier Qadri Jamil. “Rimaniamo con il dito sul grilletto”. Jamil ha poi rincarato la dose affermando che “l’atteggiamento dell’amministrazione Usa su un possibile attacco in Siria è diventato ormai oggetto di sarcasmo da parte di tutti”.

Il presidente siriano Bashar al Assad ha poi affermato, durante un incontro con una delegazione iraniana, che è da ieri a Damasco, che “le minacce americane di lanciare un attacco contro la Siria non ci spingeranno ad abbandonare i nostri principi … o la nostra lotta contro il terrorismo appoggiato da alcuni Paesi della regione e occidentali, in primo luogo gli Stati Uniti d’America”. La Siria definisce di solito “terroristi” tutti i gruppi ribelli e le milizie combattenti contro il regime.

Secondo Hashemi Rafsanjani, ex presidente dell’Iran alleato di Assad, il popolo siriano è “obiettivo di attacchi chimici da parte del suo governo ed ora deve anche attendersi un attacco da parte degli stranieri”. “Il popolo della Siria ha subito molti danni in questi due anni”, ha aggiunto Rafsanjani.

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