Mentre Putin loda le sue truppe dal palco di Mosca, il New York Post pubblica alcune intercettazioni dei soldati russi dove rivelerebbero che, pur di tornare a casa, in molti tra loro si stanno sparando alle gambe con munizioni ucraine.
Soldati russi intercettati in Ucraina, si sparano alle gambe per tornare a casa
Il morale fra i soldati russi in Ucraina sarebbe in generale così basso che molti di loro si sparano alle gambe, utilizzando munizioni ucraine, pur di non dover combattere, e i casi di questo tipo potrebbero essere fino a 14.000, secondo quanto riporta il media d’opposizione bielorusso (che trasmette dell’estero) Nexta, che avrebbe intercettato alcune conversazioni poi pubblicate sul New York Post.
“Ci hanno sparato contro per 14 giorni. Abbiamo paura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili”, si dice in una delle conversazioni intercettate, riportata dal New York Post. In un altro dialogo due soldati russi dicono: “Ufficiali russi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque”. Un altro parla di commilitoni “alla ricerca di munizioni ucraine per potersi sparare alle gambe e andare in ospedale”.
Guerra in Ucraina, i soldati russi: “Siamo carne da macello”
L’Odessa Journal ha pubblicato alti stralci di intercettazioni telefoniche tra i militari russi e i loro familiari riguardo una guerra che fa orrore a chi per primo l’ha iniziata. “Siamo venuti a conoscenza di queste chiamate perché i soldati russi comunicano tra di loro attraverso cellulari ucraini” – spiega il direttore Ugo Poletti a “Dritto e Rovescio“. “Sono storie brutte, di gente in guerra che uccide, ed è quello che stanno affrontando e che non si aspettavano”.
“Non abbiamo nessun supporto, sembriamo carne da macello. Vogliamo solo tornare a casa” avrebbero detto i soldati russi al telefono con le loro famiglie e fratelli di guerra. “Mi dimetterò dall’esercito, non me ne frega nulla, subordinazione o insubordinazione. Se avessi saputo che sarebbe stato così, non sarei mai venuto” aggiunge un soldato. “Abbiamo raso al suolo interi villaggi. E ora stiamo bevendo come i pazzi, senza vodka saremmo già fuori di testa”.