Somalia, attacco Shabaab ad un ristorante a Mogadiscio

Somalia, attacco Shabaab ad un ristorante a Mogadiscio
Somalia, attacco Shabaab ad un ristorante a Mogadiscio

MOGADISCIO – Sangue e terrore a Mogadiscio, capitale della Somalia, dove i terroristi islamici filo-Al Qaeda di Al Shabaab giovedì sera hanno fatto esplodere un’autobomba vicino all’ambasciata turca e poi hanno attaccato con un commando armato un vicino ristorante sul lungomare antistante la spiaggia Lido, barricandosi al suo interno.

Non è ancora chiaro se vi siano dei morti, anche se alcuni testimoni sul posto, prima che le forze di sicurezza somale isolassero la zona e si appostassero pronte a entrare in azione, affermano di aver visto dei “corpi”.

Alcuni tweet di giornalisti somali, in nessun modo verificabili, rilanciano voci su una ventina di ostaggi, presumibilmente clienti o personale del ristorante, liberati e anche di un terrorista ferito e catturato. Ma la polizia per ora non conferma nulla. Anche sull’esplosione dell’autobomba non ci sono informazioni chiare.

Nei primissimi momenti era sembrato potesse trattarsi di un attacco contro la Turchia. Ma fonti di polizia, citate dall’Associated Press affermano che chi la guidava l’ha fatta esplodere prematuramente perché fermato dalle forze di sicurezza. E si sa che vi sono dei feriti ma non se lo scoppio abbia ucciso qualcuno, oltre al kamikaze al suo interno.

“Abbiamo attaccato il ristorante Banadir Beach e i nostri combattenti sono ora all’interno”, ha detto un portavoce dei terroristi Shabaab, citato da Al Jazeera, subito dopo che il commando era entrato in azione.

Al Shabaab, cacciata militarmente da Mogadiscio nel 2011, cerca di farsi sentire il più possibile nella capitale nel tentativo di far cadere il governo, sostenuto dalla comunità internazionale, con uno stillicidio di attentati. La notte dello scorso 21 gennaio i suoi miliziani attaccarono due ristoranti sul lungomare, il Lido Seafood e il Beach View, frequentati anche da operatori e militari stranieri, uccidendo 20 persone e ferendone altre 17. Anche in quel caso il commando è entrato in azione dopo l’esplosione di un’autobomba.

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