Somalia: 3 autobombe a Mogadiscio davanti a un hotel. Oltre 15 morti Somalia: 3 autobombe a Mogadiscio davanti a un hotel. Oltre 15 morti

Somalia: 4 autobombe a Mogadiscio davanti a un hotel. Oltre 20 morti

Somalia: 3 autobombe a Mogadiscio davanti a un hotel. Oltre 15 morti
Somalia: 3 autobombe a Mogadiscio davanti a un hotel. Oltre 15 morti (foto Ansa)

MOGADISCIO – Gli integralisti islamici somali di Al Shabaab sono tornati a spargere terrore e sangue a Mogadiscio facendo esplodere quattro autobombe guidate da kamikaze di fronte a un hotel con un bilancio di vittime di almeno 20 morti e 17 feriti.

Una cifra che complessivamente potrebbe essere di quasi 30 perché in serata non era ancora stato chiarito se il bilancio fornito dalla polizia includesse anche gli attentatori suicidi e quattro terroristi uccisi mentre cercavano di assaltare l’hotel, il “Sahafi” della capitale somala.

Secondo una ricostruzione della sequenza di esplosioni, prima sono saltate in aria due vetture e dopo circa una ventina di minuti un treruote. Una quarta autobomba è esplosa mentre medici stavano soccorrendo i feriti. Nell’inferno di fiamme creato dalle autobomba, alcuni corpi sono rimasti carbonizzati e un commando di terroristi ha cercato di dare l’assalto all’hotel. Hanno cercato di passare da un grosso foro provocato dalle esplosioni nel muro di cinta, ma sono stati abbattuti da polizia e forze di sicurezza della struttura. L’hotel Sahafi peraltro si trova di fronte alla sede del Dipartimento di indagini criminali (Cid) somalo.

Attraverso la loro Radio Andalous, gli Al Shabaab hanno rivendicato gli attentati. Cellula somala di Al Qaeda dal 2012, i “giovani” vogliono imporre una versione estrema della sharia, la legge islamica, nell’ex colonia italiana devastata una guerra civile iniziata nel 1991. Cacciati da Mogadiscio nel 2011, gli Shabaab hanno perso il controllo della maggior parte delle città ma conservano una notevole presenza nel sud e centro del paese, da dove organizzano attentati.

L’ultimo episodio analogo si era verificato nella capitale somala a luglio, quando due potenti esplosioni sono avvenute davanti al ministero degli interni e il gruppo estremista islamico al Shabaab ne ha prontamente rivendicato la responsabilità: in quel caso ci furono almeno nove morti.

Anche se non rivendicato, viene attribuito loro anche l’attentato con due camion bomba che nell’ottobre dell’anno scorso a Mogadiscio causò la peggiore strage terroristica mai perpetrata in Somalia e una delle più sanguinose al mondo degli ultimi anni, con un bilancio di 512 morti e 316 feriti. La strada dove è stato compiuto l’attentato odierno era piena di auto e gente e un’autobomba è esplosa vicino a un minibus. Fra le vite stroncate da questo nuovo attentato c’è anche quella di una vittima di una macabra coincidenza: il manager dell’hotel, il cui padre era proprietario della struttura e fu ucciso proprio in un attacco compiuto contro lo stesso albergo dagli Shabaab nel 2015.

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