Somalia: scontri a Mogadiscio, almeno 20 morti

Almeno venti morti e 35 feriti, quasi tutti civili. Questo il bilancio di una battaglia iniziata nella serata di giovedì 7 gennaio nell’area nord di Mogadiscio e drammatizzatasi nella notte perchè combattuta soprattutto a colpi di artiglieria pesante.

Di fronte i miliziani islamici -in particolare gli shabaab, braccio armato somalo di al Qaida- e truppe governative appoggiate dai peacekeeper panafricani. Lo riferisce stamani il sito somalo Shabaab, raccogliendo testimonianze sul posto, e precisando che in realtà il bilancio potrebbe essere più grave: gli ospedali sono pieni.

Secondo una prima ricostruzione gli scontri sono iniziati nel tardo pomeriggio, con un bombardamento effettuato dagli islamisti contro Villa Somalia, sede della presidenza e del Governo Federale di Transizione Tfg. In seguito a questo attacco è iniziato un violentissimo cannoneggiamento reciproco, e le vittime sono state soprattutto civili.

La situazione della Somalia appare sempre più drammatica: gli Shabaab controllano tutto il Sud, larga parte del Paese, e quasi l’intera Mogadiscio. Il Tfg, pur internazionalmente riconosciuto ed appoggiato è sempre più debole sul terreno, ed i peacekeepers panafricani non sembrano in grado ci contrastare efficacemente gli insorti.

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