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Sparatoria a Ames (Stati Uniti), 3 morti nel parcheggio della chiesa, Biden: “Ora basta, fermiamo vendita armi d’assalto”

Dopo la strage dell’ospedale di Tulsa, nuova sparatoria negli Stati Uniti. Tre persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco in un parcheggio fuori a una chiesa di Ames, in Iowa, secondo quanto riferito alla stampa locale dallo sceriffo della contea di Story. Uno dei tre morti sarebbe l‘aggressore.

Il capitano dello sceriffo ha detto che i servizi di emergenza hanno ricevuto diverse chiamate intorno alle 18.50, poco prima dell’una di notte in Italia, mentre nella chiesa era in corso un evento periodico per la sua pastorale giovanile, La sparatoria è avvenuta nel parcheggio della chiesa mentre altre persone erano all’interno dell’edificio.

Ames, Iowa: tre persone uccise nel parcheggio di una chiesa

La polizia ha riferito che un uomo adulto ha sparato uccidendo due donne e poi si è tolto la vita in un parcheggio fuori dalla chiesa di Ames, in Iowa, situata nei pressi di un importante raccordo stradale tra la Highway 30 e la Interstate 35. Il sospetto tiratore sembra essere morto per una ferita da arma da fuoco autoinflitta, ha detto lo sceriffo della contea di Story, il capitano Nicholas Lennie, sebbene le indagini sull’accaduto siano appena agli inizi.

Non è stata neanche resa nota l’età delle due vittime nè è stata individuata l‘arma utilizzata nella sparatoria. Esclusa comunque ogni ulteriore minaccia per i passanti. Indetta una conferenza stampa per questa mattina alle 10.30. Ames, 30 miglia a nord di Des Moines, è il centro principale di un’area metropolitana di 126.195 ed è la sede della Iowa State University. È anche sede di importanti strutture di ricerca del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, nonché di numerose industrie legate all’agricoltura, tra cui Renewable Energy Group, una società di biodiesel che Chevron ha recentemente acquisito per 3,15 miliardi di dollari.

Biden chiede divieto armi d’assalto: “Ora basta” 

“Adesso basta. Dopo Columbine, Sandy Hook, Orlando e Las Vegas nulla è stato fatto. Questa volta dobbiamo agire” sulle armi perché gli ospedali e le scuole sono diventati “campi di sterminio qui in America”.

Elencando le maggiori stragi della storia americana Joe Biden chiede al Congresso un’azione forte alla luce delle 234 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno. “Quante altre carneficine siamo disposti ad accettare? Il Senato deve fare qualcosa. E’ inaccettabile e immorale il rifiuto di alcuni repubblicani anche solo ad avviare il dibattito”. Biden parla dalla Cross Hall della Casa Bianca dove sono state disposte candele in onore delle vittime di armi da fuoco.

Parlando direttamente agli americani Biden illustra quella che a suo avviso sarebbe la strategia. “Dobbiamo vietare le armi d’assalto e i caricatori di alta capacità”. “Se non possiamo vietarle” allora dovremmo “alzare l’età da 18 a 21 anni e rafforzare i controlli all’acquisto”. Biden chiede anche che vengano abolite le “oltraggiose” tutele esistenti per i produttori di armi.

Biden racconta agli americani le ore trascorse con le famiglie delle vittime di Uvalde e Buffalo, le ultime due stragi condotte da due diciottenni armati con fucili d’assalto. Massacri che hanno portato alla ribalta le ‘Red Flag Laws’ che il presidente appoggia.

Biden: “Il Secondo Emendamento non è assoluto e non prevede diritti illimitati”

Si tratta di leggi che consentono a polizia e famigliari di chiedere a un tribunale il ritiro delle armi a qualcuno ritenuto pericoloso per se stesso e per gli altri. Invitando a misure di “buon senso“, il presidente si sofferma anche sul Secondo Emendamento, da anni scudo dei sostenitori delle armi e dei repubblicani che lo ritengono sacro.

“Non è assoluto. Non prevede diritti illimitati”, tuona il presidente precisando che “non si vogliono strappare diritti a nessuno. Quello che vogliamo è proteggere i nostri bambini, per i quali le armi sono la causa di morte numero uno. Vogliamo proteggere le comunità”, spiega Biden. Il presidente ricorda come le “mitragliatrici sono regolate a livello federale da quasi 90 anni ma gli Stati Uniti sono ancora un Paese libero” e con diritti. Biden quindi assicura che non mollerà sulle armi.

“Se il Congresso dovesse fallire, penso che questa volta neanche la maggioranza degli americani mollerà“, dice chiedendo di fare delle armi un tema centrale delle prossime elezioni. L’impegno del presidente comunque si scontra con una realtà in salita. I democratici non hanno i numeri in Senato per forzare la mano, la Casa Bianca ha un raggio d’azione limitato, e al voto di metà mandato i liberal si presentono deboli e divisi, senza contare che per tradizione le urne premiano i sostenitori del Secondo Emendamento. E mentre il dibattito a Washington si scalda, in America si continua a sparare. Dopo Buffalo, Uvalde e Tulsa, un nuova sparatoria è avvenuta nel corso di un funerale in Wisconsin causando cinque feriti.

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