Nuova strage per una sparatoria negli Stati Uniti dopo quella nella scuola elementare del Texas, a Uvalde: nel pomeriggio id mercoledì 1° giugno un uomo è entrato in un ospedale di Tulsa, Oklahoma, e ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci prima di togliersi la vita.
Sparatoria a Tulsa (Usa): uomo uccide 4 persone in un ospedale
L’ennesima strage è avvenuta al secondo piano del Natalie Medical Building, che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, dell’ospedale St. Francis.
Nel mirino del killer c’era un medico specifico. Non è chiaro se lo abbia trovato o colpito, così come al momento non ci sono informazioni sulle vittime.
Strage a Tulsa (Usa): il killer si è tolto la vita
L’uomo, un afroamericano fra i 35 e i 40 anni, era armato con una pistola e un fucile.
L’allarme è scattato quando qualcuno ha chiamato la polizia avvertendo che c’era un uomo armato nel campus dell’ospedale.
Gli agenti sono arrivati sul posto nell’arco di alcuni minuti e sono immediatamente intervenuti. “Nessun agente è rimasto ferito”, riferisce la polizia parlando di una scena “catastrofica” ma limitata a una “porzione del secondo piano”.
L’incidente, avvenuto nel giorno del 101° anniversario del massacro di Tulsa, sarebbe collegato a un allarme bomba nelle ultime ore sempre nella città.
Il dibattito sulle armi negli Usa dopo le stragi di Uvalde, Buffalo e Tulsa
La sparatoria arriva mentre è in corso un acceso dibattito sulle armi dopo le stragi di Uvalde e di Buffalo.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha assicurato che ci sarà una reazione forte. I democratici stanno valutando diverse misure, fra le quali anche il divieto delle armi d’assalto.
Un’ipotesi aggressiva che non sembra comunque in grado di spuntarla in Congresso, dove i liberal in Senato non hanno i numeri sufficienti per approvare neanche misure più deboli.