Spari in diretta, killer: “Vendetta per strage Charleston”

Spari in diretta, killer: "Vendetta per strage Charleston"
Spari in diretta, killer: “Vendetta per strage Charleston”

NEW YORK – La strage di Charleston, ovvero un’altra assurda sparatoria, ha armato il killer. Odio su odio, in una sequenza che sembra nutrirsi più di suggestioni e follia che di altro. Bryce Williams, l’uomo che ha freddato due ex colleghi giornalisti durante una diretta tv in Virginia, ha spiegato le sue “ragioni” con un fax alla rete Abc.

Poco prima aveva ucciso Alison Parker e Adam Ward, poco dopo si sarebbe sparato uccidendosi. Williams era rimasto molto colpito dalla strage del 17 giugno, quella in cui un ragazzo bianco è entrato in una chiesa e ha ucciso 9 afroamericani.

“Perche’ ho fatto questo?”, si legge nel documento inviato alla Abc. “Ho pagato la caparra per la pistola il 19 giugno. La sparatoria nella chiesa di Charleston è avvenuta il 17 giugno”, racconta Bryce, all’anagrafe Vester Lee Flanagan, aggiungendo: “Quello che mi ha mandato fuori di testa è stata quella sparatoria. E sui miei proiettili ho inciso le iniziali delle vittime”.

L’autore del carteggio – che in alcuni tratti appare delirante – scrive poi di aver sofferto di discriminazione razziale, molestie sessuali e di essere stato oggetto di bullismo sul lavoro: “Ho tutto il diritto di essere arrabbiato, e la strage della Chiesa di Charleston è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Citati poi nelle 23 pagine inviate alla emittente anche gli autori delle stragi di Virginia Tech e della Columbine High School.

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