Lo stalker di Sandra Bullock si barrica in casa per ore prima di uccidersi Lo stalker di Sandra Bullock si barrica in casa per ore prima di uccidersi

Lo stalker di Sandra Bullock si barrica in casa per ore prima di uccidersi

Lo stalker di Sandra Bullock si barrica in casa per ore prima di uccidersi
Lo stalker di Sandra Bullock si barrica in casa per ore prima di uccidersi

ROMA – Soffriva di disturbi mentali Joshua James Corbett e negli ultimi tempi la più grave delle sue ossessioni, quella per Sandra Bullock, era peggiorata: quando gli agenti della Polizia di Los Angeles sono arrivati per eseguire l’ordine di arresto, lui si è barricato in casa per cinque ore. Quando sono entrati gli agenti lo hanno trovato riverso, si era sparato.

A 42 anni Joshua era ancora preso maniacalmente dall’amore per la star di Hollywood: per questo nel 2014 si era introdotto a casa sua, con la povera Sandra che riuscì a nascondersi in bagno da dove chiamò la Polizia. Per l’amore malato di Sandra era stato accusato di stalking, processato e costretto a curarsi e, ovviamente, a tenersi ben alla larga dall’oggetto permanente delle sue attenzioni. Un  mese fa non si è presentato all’udienza prevista, l’arresto a quel punto sarebbe stato inevitabile.

Sandra Bullock non si è mai presentata in udienza, ma in aula è stata portata come prova la registrazione della sua telefonata fatta al 911 quando ha scoperto che qualcuno si era introdotto nella sua casa. Corbett si presentò alla porta suonando a lungo il campanello. Poi riuscì a entrare passando per una porta secondaria. L’attrice fece in tempo a rifugiarsi in camera da letto e a chiudersi in bagno, da dove telefonò poi alla polizia. Corbitt era disarmato, ma aveva un manoscritto di 25 pagine nelle quali erano riportate le sue ossessioni. (Repubblica)

 

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