Stephen Mader non sparò a un afroamericano: licenziato dalla Polizia

Stephen Mader, il poliziotto americano licenziato perché non sparò a un nero
Stephen Mader, il poliziotto americano licenziato perché non sparò a un nero

NEW YORK – Stephen Mader, un poliziotto americano, il 6 maggio scorso fu chiamato a intervenire nella città di Weirton, in Virginia. Al suo arrivo, l’agente si trovò di fronte Ronald William, un afroamericano. Armato. “Ho visto che aveva una pistola, ma non la stava puntando contro di me”. L’arma era infatti nella mano destra, rivolta verso il basso.

Mader decise così di prendere tempo.

“Gli ho chiesto di buttare la pistola a terra, mi ha risposto pregandomi di sparargli. Ho replicato che non lo avrei fatto”.

Anche perché nella richiesta di intervento alla polizia, effettuata dalla fidanzata dell’uomo, era stato spiegato che Ronald minacciava di suicidarsi, non di fare del male ad altri.

“Ho pensato che avrei potuto continuare a parlare con lui”.

Proprio in quel momento però arrivarono due colleghi, che non usarono la stessa tattica facendo fuoco.

“Mader – ha commentato il Washington Post – ha agito esattamente nel modo in cui vorremmo che tutti gli agenti agissero: si è messo a rischio pur di salvare altre vite. Avrebbero dovuto dargli una medaglia”.

Mader, invece, è stato cacciato dalla polizia. Licenziato per “incapacità di eliminare una minaccia”.

“I miei superiori mi hanno detto che con il mio comportamento ho messo in pericolo i colleghi. Ma io ho rifiutato questa versione, perché sono convinto di aver fatto unicamente il mio dovere”, ha spiegato Mader.

Quando la polizia raccolse la pistola accanto al corpo di William la trovò scarica.

“Ma è chiaro che Mader aveva saputo leggere la situazione nel modo più corretto – ha concluso il Washington Post -. Quell’uomo non era una minaccia”.

 

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