DENVER – Quando James Holmes è entrato al cinema vestito di nero, con giubbotto antiproiettile, casco e maschera anti-gas, nessuno si è stupito. Giovedì sera, a Denver, Colorado, proiettavano la prima di “Batman – The Dark Knight rises” e molti fan avevano abiti ispirati al film. Ma Holmes, 24 anni, dottorando in neuroscienze, era armato di due pistole e un fucile. Ha lanciato un fumogeno e ha fatto fuoco uccidendo 12 persone, 10 sul posto e 2 sono morte una volta in ospedale. Pare che tra le vittime ci siano molti bambini. Il killer ha riferito alla polizia di avere materiale esplosivo nel suo appartamento, nella zona nord del quartiere Aurora.
Un testimone ha detto alla tv Usa 9news: ”Abbiamo sentito degli spari e un’esplosione, ma credevamo fosse il film, quando abbiamo visto che molte persone si alzavano e scappavano ci siamo alzati anche noi”. Oltre ai morti, scrivono i siti dei giornali americani, ci sono anche molti feriti, di cui alcuni gravi. In totale i feriti dovrebbero essere una cinquantina e sono stati trasportati nell’ospedale più vicino. Nel cinema era in programma la prima visione dell’ultimo episodio della saga di Batman. Fra le vittime e i feriti a Denver ci sarebbero anche alcuni militari Usa. Lo dice il portavoce del pentagono, George Little, sottolineando che non è ancora chiaro quanti militari siano rimasti coinvolti.
Il ragazzo ha tentato di fuggire dal centro commerciale dove si trovava la sala ma è stato subito fermato dalla polizia. Non ha opposto resistenza e ha raccontato di avere un arsenale d’armi a casa, ad Aurora, poco distante da Denver. Qualche ora dopo, il capo della polizia di Aurora ha confermato: l’appartamento di Holmes è imbottita di esplosivo, disseminata di trappole.
Tre militari feriti, uno manca all’appello. Si tratta di due militari dell’aeronautica e uno della marina. Un quarto militare, un marinaio della Us Navy, non è ancora stato localizzato. Lo afferma il Dipartimento della Difesa, sottolineando che James Holmes, il sospetto killer, non era e non è un membro delle forze armate.
I racconti di alcuni testimoni. “La gente all’inizio pensava che gli spari fossero parte del film”, ha raccontato una sopravvissuta. “Pochi secondi di pausa e ancora boom boom boom! Ricaricava il fucile e sparava, uccidendo chiunque cercasse di fuggire”. A parlare è Jennifer Seeger: “I bossoli mi cadevano sulla testa, bruciandomi la fronte”. La ragazza ha raccontato di essersi trovata davanti a Holmes. “Mi sentivo come un cervo illuminato dai fanali di un’auto. Non sapevo cosa fare”.
Il presidente americano Barack Obama ha anticipato il rientro a Washington dopo la strage. Obama ha cancellato un appuntamento di campagna elettorale in Florida.
James Holmes ha acquistato le 4 armi in suo possesso negli ultimi due mesi. Secondo indiscrezioni, una delle due pistole Glok sarebbe stata acquistata il 22 maggio ad Aurora. Il 28 maggio, sei giorni dopo, Holmes avrebbe acquistato un fucile da caccia nel negozio Bass Pro Shops di Denver, dove sarebbe tornato il 6 luglio per acquistare un’altra pistola Glock. Il 7 giungo avrebbe comprato il fucile AR-15 a Thornton, sempre in Colorado.
Un portavoce di Brass Pro Shops, uno dei negozi dove Holmes ha acquistato le armi, afferma che ”le verifiche sui trascorsi personali, come richiesto dalla legge, sono state condotte in modo appropriato”. Gander Mountain, un altro dei punti vendita in cui si è recato Holmes, precisa che la società sta cooperando con le autorita’. Secondo indiscrezioni, Holmes aveva un arsenale di munizioni ad alta capacita’ per l’Ar-15, che erano bandite fino al 2004.