Strauss Kahn presto liberato? “La cameriera ha mentito”

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Dominique Strauss Kahn (foto Lapresse)

NEW YORK – Si sta sgretolando a New York l’impianto d’accusa che sembrava certo contro Dominique Strauss-Khan: secondo il New York Times, vicino alla Procura, tutta lo scandalo montato sul caso dell’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale si reggerebbe su menzogne.

La cameriera del Sofitel di Times Square che accusa Strauss-Khan di stupro ”ha mentito fin dal momento della prima accusa” scrive il quotidiano. E allora è davvero caduto in trappola DSK? Cosa c’è dietro quel pranzo e quel telefono smarrito di cui scriveva l’International Herald tribune qualche giorno fa?

”L’intero caso Strauss-Khan è sul punto di crollare” titola il New York Times e citando due fonti ufficiali ”ben piazzate” nell’inchiesta, afferma che ci sarebbero ”lacune importanti nella credibilita’ della cameriera”, che ha accusato Strauss-Khan di averla aggredita nella suite 2806 del Sofitel il 14 maggio scorso.

”I procuratori – scrive ancora il quotidiano – non credono molto a ciò che l’accusatrice ha detto loro sulle circostanze” della presunta aggressione, ”o circa se stessa”. ”Fin dal momento della prima accusa – scrive ancora il quotidiano di New York – l’accusatrice ha ripetutamente mentito, ha riferito uno degli ufficiali” vicini all’inchiesta. L’ex direttore generale dell’Fmi, Dominique Strauss-Kahn, potrebbe dunque essere rilasciato.

”Alla luce del fatto che le gravi accuse contro di lui non saranno verosimilmente sostenute – scrive il New York Times – davvero Mr. Strauss-Kahn potrebbe essere rilasciato dagli arresti domiciliari se dichiara formalmente alla corte di osservare determinate condizioni, e liberato dagli arresti domiciliari”.

Tutto ruota intorno alla cameriera e alla sua vita privata: è stata intercettata una sua telefonata con un detenuto avvenuto alla vigilia di una importante deposizione: insieme avrebbe parlato dei possibili vantaggi di una eventuale denuncia contro l’ex presidente del Fondo monetario Strauss-Kahn.

Proprio quel detenuto, con problemi di droga,  a partire dal 2009 avrebbe fatto dei versamenti alla donna per un totale di 100 mila dollari: tra conti in Arizona, Georgia, New York e Pennsylvania. Si tratta di riciclaggio di denaro? C’è anche dell’altro: secondo la Procura ogni mese la cameriera pagava bollette per centinaia di dollari a diverse compagnie telefoniche, nonostante abbia sempre messo a verbale di avere un solo telefono.

La donna ha raccontato anche di aver subito violenze in passato, ma non è stato trovato ancora alcun riscontro. Che dire allora della presunta mutilazione genitale che avrebbe subito in Africa, di cui però non c’è traccia?

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