Strauss Kahn, Ophelia pronta alla causa civile

NEW YORK, 28 LUG – Se la procura di Manhattan decidesse di lasciar cadere il suo caso, Nafi Diallo, la donna che accusa Dominique Strauss-Kahn di aggressione sessuale, e' pronta ad affrontare una causa in sede civile contro l'ex direttore generale del Fondo Monteraio Internazionale. Perche' quanto da lei subito, come donna, ''e' un'ingiustizia'', e per questo lei e' pronta a continuare la sua battaglia ''in nome di tutte le donne del mondo''.

In questi termini Nafissatou Diallo ha fatto a New York la sua prima apparizione in pubblico da quando il caso ha avuto inizio. In precedenza aveva concesso due interviste (a Abc e Newsweek); oggi la cameriera del Sofitel, che e' originaria della Guinea, ha deciso di presenziare a Brooklyn ad un incontro promosso dallo United African Congress, un'associazione che si occupa dei diritti degli immigrati africani.

La donna ha voluto ringraziare per il sostegno ricevuto, e davanti alla comunita' africana newyorkese ha ribadito la sua richiesta di ''giustizia'': ''Quanto e' stato detto su di me non e' vero. Non auguro a nessuno di vivere quanto ho vissuto io negli ultimi due mesi'', ha affermato Nafi Diallo, accompagnata al Christian Cultural Center di Brooklyn dal suo avvocato e dai rappresentanti di diverse associazioni che si occupano dei diritti delle donne.

''Non voglio che quanto e' successo a me succeda ad altre donne. Con mia figlia piango tutti i giorni. Voglio essere coraggiosa per tutte le donne del mondo''. Per la 'prima' in pubblico dell'accusatrice di Dominique Strauss-Kahn si sono mobilitati per l'occasione decine e decine di fotografi e giornalisti. Lei, vestita con un sobrio completo- pantalone grigio su camicia bianca, non ha accettato domande. Il suo legale si': Kenneth Thompson ha ribadito che la sua cliente vuole che sia fatta giustizia. Lo vuole ''per tutte le donne che sono state vittime di aggressioni sessuali nel pianeta.

Se i procuratori non portano il caso davanti a un tribunale, bisognera' che noi otteniamo giustizia e mi affrettero' a portare questo caso davanti a un giuri''', ha detto il legale.

Nafissatou Diallo e il suo legale hanno trascorso ieri quasi otto ore nell'ufficio del procuratore distrettuale, Cyrus Vance. Al termine delle quali Thompson aveva dichiarato ai giornalisti che lei era stata fraintesa: era stata tradotta in modo errato una conversazione telefonica avuta con un suo amico detenuto in Arizona, all'indomani dell'episodio del Sofitel. In quella telefonata Nafi Diallo non aveva mai detto, riferendosi a Strauss-Kahn, ''questo tipo ha un sacco di soldi, so quello che sto facendo''.

Semmai e' stato l'uomo che l'ha chiamata dal carcere (e per questo la telefonata e' stata registrata) a usare quelle parole. Lei ha risposto: ''So quello che faccio''.

Il New York Times, citando sue fonti, ha riferito che l'avvocato Thompson avrebbe gia' cercato un accordo di tipo monetario con la controparte. Lui ha seccamente smentito. Ma uno dei legali di Strauss-Kahn, William Taylor, ha definito ''straordinariamente fuorviante'' la sua smentita. Molti, a New York, ritengono che la procura sia pronta ad archiviare.

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