Strauss-Khan torna libero: revocati i domiciliari

Pubblicato il 1 Luglio 2011 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA

Dominique Strauss Kahn (foto La Presse)

NEW YORK  – Dominique Strauss-Kahn è libero. Lo ha deciso la procura di New York  che gli ha revocato gli arresti domiciliari sostenendo che la cameriera che l’ha accusato di stupro non è credibile.

Il presidente del tribunale di New York ha precisato che il caso Strauss-Khan rimane aperto, anche se la maggior parte delle accuse sono state revocate. All’ex presidente dell’ Fmi e’ stato deciso di restituire la cauzione di un milione di dollari, ma non il passaporto. L’ex numero uno dell’Fmi puo’ spostarsi liberamente, ma non ha il diritto di lasciare gli Stati Uniti.

L’udienza alla Corte Suprema di New York, a Manhattan, e’ iniziata puntuale alle 11:30, le 17:30 italiane. Dopo poco e’ stata formalizzata la decisione di revocare gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex numero uno del Fondo monetario internazionale (Fmi).

Secondo i giornalisti, in aula brillava per la sua assenza Cyrus Vance, il procuratore del distretto di New York che ha gestito il caso.

I legali della presunta vittima, una cameriera del Sofitel di New York, Kenneth Thompson e Douglas Windor, ”avevano l’aria un po’ perduta”, secondo quanto ha scritto il corrispondente del britannico The Telegraph, Jon Swaine.

Dopo la revoca dei domiciliari Strauss-Kahn è uscito dal Tribunale sorridendo e tenendo una mano sulla spalla della moglie.

La decisione è stata presa a seguito del crollo dell’impianto accusatorio. Per la procura, in poche parole, la cameriera che ha accusato Strauss-Kahn di stupro non sarebbe credibile.

Già venerdì mattina il New York Times aveva scritto che tutta lo scandalo montato sul caso dell’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale si reggerebbe su menzogne.

La cameriera del Sofitel di Times Square che accusa Strauss-Khan di stupro ”ha mentito fin dal momento della prima accusa” scrive il quotidiano. E allora è davvero caduto in trappola DSK? Cosa c’è dietro quel pranzo e quel telefono smarrito di cui scriveva l’International Herald tribune qualche giorno fa?

”L’intero caso Strauss-Khan è sul punto di crollare” titola il New York Times e citando due fonti ufficiali ”ben piazzate” nell’inchiesta, afferma che ci sarebbero ”lacune importanti nella credibilita’ della cameriera”, che ha accusato Strauss-Khan di averla aggredita nella suite 2806 del Sofitel il 14 maggio scorso.

“I procuratori – scrive ancora il quotidiano – non credono molto a ciò che l’accusatrice ha detto loro sulle circostanze” della presunta aggressione, “o circa se stessa”.

“Fin dal momento della prima accusa – scrive ancora il quotidiano di New York – l’accusatrice ha ripetutamente mentito, ha riferito uno degli ufficiali” vicini all’inchiesta.

“Alla luce del fatto che le gravi accuse contro di lui non saranno verosimilmente sostenute – ha scritto il New York Times – davvero Mr. Strauss-Kahn potrebbe essere rilasciato dagli arresti domiciliari se dichiara formalmente alla corte di osservare determinate condizioni, e liberato dagli arresti domiciliari”. Come di fatto è avvenuto.

Tutto ruota intorno alla cameriera e alla sua vita privata, dunque: è stata intercettata una sua telefonata con un detenuto avvenuto alla vigilia di una importante deposizione. Insieme avrebbero parlato dei possibili vantaggi di una eventuale denuncia contro l’ex presidente del Fondo monetario Strauss-Kahn.

Proprio quel detenuto, con problemi di droga, a partire dal 2009 avrebbe fatto dei versamenti alla donna per un totale di 100 mila dollari: tra conti in Arizona, Georgia, New York e Pennsylvania. Si tratta di riciclaggio di denaro? C’è anche dell’altro: secondo la Procura ogni mese la cameriera pagava bollette per centinaia di dollari a diverse compagnie telefoniche, nonostante abbia sempre messo a verbale di avere un solo telefono.

La donna ha raccontato anche di aver subito violenze in passato, ma non è stato trovato ancora alcun riscontro. Che dire allora della presunta mutilazione genitale che avrebbe subito in Africa, di cui però non c’è traccia?