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Strauss-Kahn, ecco l’alibi: “Uscito dall’albergo un’ora prima dell’aggressione”

di admin |16 Maggio 2011 15:14

Dominique Strauss-Khan

NEW YORK – La difesa del direttore del Fmi, Dominique Strauss Kahn, punta a smontare l’accusa della cameriera: l’uomo avrebbe lasciato l’hotel un’ora prima rispetto alla presunto aggressione. Gli avvocati stanno lavorando a questa ipotesi, secondo la radio RMC. ma la difesa starebbe già vacillando, perchè a quanto pare l’ora dell’aggressione è stata anticipata di un’ora dagli inquirenti.

La difesa si basa quindi sul fatto che avrebbe lasciato l’hotel a mezzogiorno, un’ora prima dell’aggressione di cui è accusato. Se ne sarebbe andato dopo aver chiesto il conto e restituito le chiavi alla reception. Subito dopo, ricostruiscono gli avvocati, Strauss-Kahn avrebbe raggiunto sua figlia per pranzare con lei in un ristorante newyorchese. La difesa starebbe per fornire prove concrete e testimonianze di questo pranzo. Subito dopo, DSK sarebbe salito su un taxi diretto all’aeroporto.

Una volta arrivato al ‘John Fitzgerald Kennedy’, Strauss-Kahn si sarebbe reso conto di aver dimenticato uno dei suoi cellulari in albergo. Avrebbe quindi telefonato alla reception per chiedere la restituzione del telefono. Da questa chiamata, la polizia sarebbe riuscito a localizzarlo e intercettarlo. Secondo quanto trapela dalla stessa fonte, inoltre, gli avvocati sarebbero rimasti molto colpiti vedendo ieri per la prima volta comparire Ophelia, la cameriera che accusa Strauss-Kahn, e nel constatare – sempre secondo la difesa – che si tratterebbe di una ”giovane donna molto poco seducente”.

Dopo la seconda notte di detenzione a New York Strauss-Kahn comparirà davanti a un giudice. Arrestato nella serata di sabato dalla Special Victim Unit in seguito alle accuse di violenza sessuale mosse nei suoi confronti da una cameriera di un albergo di lusso, Strauss-Kahn ha trascorso più di 30 ore in una cella di Harlem. Poi, nella notte, è stato trasferito in un istituto medico ”per ulteriori accertamenti corporali” legati all’esame del suo Dna. Proprio questi accertamenti hanno fatto slittare l’udienza in tribunale, inizialmente attesa già ieri.

Le ”nuove analisi” sono state chieste dall’accusa e Strauss-Kahn ha acconsentito perché – hanno spiegato gli avvocati – intende collaborare in tutti i modi alle indagini. Nello stesso tempo – hanno riferito gli avvocati William Taylor e Benjamin Brafman – il direttore dell’Fmi intende ”difendersi vigorosamente”, e respinge ogni accusa dicendosi non colpevole. Le accuse nei suoi confronti sono gravi. I reati a lui contestati (aggressione sessuale, stupro, sequestro) prevedono nello Stato di New York pene cumulative tali per cui Strauss-Kahn potrebbe essere condannato anche a 20 anni di carcere, se non di più.

Verosimilmente, però, al direttore dell’Fmi verrà concessa la libertà su cauzione, anche se si tratterà – hanno riferito fonti della polizia – di una cauzione ”importante” (si parla di milioni di dollari). E’ probabile poi che Strauss-Kahn non potrà lasciare il Paese. La sua posizione è molto delicata. Anche perché la donna che lo accusa, una cameriera del Sofitel di Times Square, lo ha formalmente identificato nel commissariato di Harlem: messo in fila insieme ad altre persone, Strauss-Kahn è stato indicato senza esitazione dalla presunta vittima come l’uomo che l’ha aggredita nella sua suite da tremila dollari. In attesa degli sviluppi giudiziari, il Fondo Monetario ha nel frattempo rinviato a oggi – lunedì – la convocazione del suo consiglio di amministrazione.

”La riunione informale che avevamo programmato per informare il Cda è stata ritardata in attesa di nuovi sviluppi a New York” ha reso noto con un comunicato il portavoce dell’Fmi, William Murray. Sarà in funzione della decisione del giudice newyorkese che i membri del cda decideranno quali misure adottare nei confronti di colui che, fino a prova contraria, è ancora il loro managing director.

Lang: “E’ una manipolazione”. ”Penso che questa notizia sia molto strana, che tutta la vicenda presenta aspetti da chiarire”, ”questa storia e’ inverosimile, su molti elementi si deve far luce”. E’ quanto afferma sulla vicenda dell’arresto del direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn, l’ex ministro francese Jack Lang, secondo cui ”si deve mantenere il sangue freddo” e ”avere informazioni piu’ precise. La notizia e’ a dir poco sorprendente e la mia esperienza, e io – sottolinea – ho una lunga esperienza, mi invita ad essere prudente”. ”Che possa trattarsi di una manipolazione – osserva quindi Lang – mi pare una seria possibilita’. Non sono certo io che posso condurre un’inchiesta. Tutto quello che posso dire e’ che non vorrei trovarmi al posto di Strauss-Kahn nelle mani della giustizia americana. L’ingranaggio e’ infernale”. Secondo Lang, inoltre, e’ ”presto per dire” se la candidatura di Strauss-Kahn alla presidenza francese sia ormai impossibile. ”Mi auguro – aggiunge – che il partito sappia aspettare, mantenere il controllo e adottare un atteggiamento di massima prudenza”.

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