CENTERVILLE (UTAH) – “Ha stuprato mia moglie e cercava di uccidermi con la mente”. Lo ha detto Michael Selleneit alla polizia dopo aver sparato al vicino di casa Tony Pierce. Selleneit ha poi invocato la difesa personale, perché Pierce avrebbe cercato di ucciderlo, sempre telepaticamente. Christopher Hight, un altro vicino, ha soccorso Pierce e dato l’allarme. Trasportato all’ospedale di Saint Lake City l’uomo ora è in condizioni gravi ma stabili.
Pierce era nel suo giardino a lavorare quando Selleneit ha imbracciato la sua pistola semiautomatica e gli ha sparato. Selleneit era già noto alle autorità. Nel 1990 tentò di abusare di un bambino e si dichiarò infermo mentale. La pistola in casa era stata acquistata dalla moglie, perché l’uomo da quel momento non può detenere armi da fuoco.
Non era la prima volta che Selleneit inveiva contro Pierce, colpevole di minacciarlo telepaticamente di morte. Ma la polizia non aveva mai trovato prove a favore delle denunce contro Pierce. Hight, il vicino che ha chiamato i soccorsi, ha raccontato che Selleneit chiamava così spesso la polizia che quando arrivava diveca: “Oh no, sono di nuovo loro”.