Sudafrica, Zuma: “Avere un cane è da bianchi”

Pubblicato il 29 Dicembre 2012 - 03:05 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente del Sudafrica Jacob Zuma (Foto Lapresse)

JOHANNESBURG – “Avere un cane è da bianchi”: la frase di Jacob Zuma, presidente del Sudafrica, ha scatenato un vespaio di polemiche. Secondo Zuma avere un cucciolo, portarlo a spasso, averne cura, non fa parte della cultura africana.

Ancora, Zuma ha detto che prendersi un cane è una tendenza dei sudafricani di colore che vorrebbero essere bianchi.  Naturalmente il presidente è stato coperto di critiche, sia dai bianchi sia dai neri.

Il portavoce del presidente, Mac Maharaj, ha cercato di minimizzare, sostenendo che Zuma aveva solo tentato di “decolonizzare la mente degli africani”. “Il messaggio voleva soltanto enfatizzare la necessità di non anteporre il nostro amore per gli animali sul nostro amore per gli altri esseri umani. E ha fatto anche l’esempio di persone che siedono con i loro cani nell’abitacolo di un camion mentre un operaio sul retro è esposto al gelo o alla pioggia”.

A voler avvalorare questa tesi c’è la cerimonia di purificazione nazionale invocata da Zuma e celebrata dall’arcivescovo emerito Desmond Tutu per far tornare il Paese su un cammino di moralità.

Ad una tradizionale cerimonia zulu di purificazione nel suo Stato, il KwaZulu-Natal, Zuma ha denunciato crimini come la strage di 34 minatori uccisi dalla polizia a Marikana o lo stupro di donne anziane. “Il nostro problema è che il rispetto per la vita umana si è quasi azzerato”, ha spiegato, “oggi c’è chi trova molto facile uccidere un’altra persona”.