Sudan: 24 morti in scontri tribali, 2.500 vittime nel 2009

Pubblicato il 22 Gennaio 2010 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

E’ di almeno 24 morti il bilancio di una settimana di scontri tribali nello stato del Jonglei, nel sud del Sudan. Lo ha reso noto venerdì mattina il portavoce dell’Esercito di liberazione del Sud (l’ex milizia separatista Spla), Kuol Diem Kuol.

Lunedì, una disputa tra due uomini ha innescato scontri che hanno provocato le prime nove vittime nel villaggio Nuer di Koul Anyang. Altri scontri più sanguinosi sono scoppiati giovedì quando gruppi armati dei Rut, appartenenti all’etnia dei Dinka, hanno attaccato un villaggio dei Nuer.

“In base alle nostre informazioni, 15 Nuer sono stati uccisi, 16 feriti e cinque sono dati per dispersi”, ha detto Kuol. Secondo quanto reso noto da altri responsabili, 22 persone sono rimaste ferite in scontri fra studenti e polizia nella città di Yambio, dove da pochi giorni si erano concluse le celebrazioni per l’accordo di pace raggiunto nel 2005 (con un bilancio di due milioni di vittime) dopo una guerra ventennale tra il sud del Sudan a maggioranza cristiana e il nord musulmano.

Il governatore dello Stato di Jonglei, Jemma Nunu, ha riferito che gli studenti si lamentavano di non essere stati pagati per aver partecipato alle celebrazioni, ma la protesta è degenerata in violenze.

Secondo le organizzazioni umanitarie, sono circa 2.500 le vittime di scontri tribali registrate dall’inizio del 2009 in Sudan, soprattutto nello Stato di Jonglei, e 350.000 gli sfollati. Violenze che ostacolano il tentativo di democratizzazione in corso nel Paese, dove sono in programma per il prossimo aprile le prime elezioni multipartitiche dopo 24 anni e per il 2011 un referendum che dovrebbe concedere al Sud Sudan un governo semi-autonomo.