ROMA – L’esercito sudanese – riferiscono diversi media africani paventando un colpo di Stato in atto – ha circondato il palazzo presidenziale con uomini e mezzi, mentre si attende ancora l’annunciato discorso a reti unificate.
Si aspetta l’annuncio del cambio di regime. L’ esercito è entrato questa mattina all’alba nella sede dell’emittente radiotelevisiva di Stato, al quinto giorno di un sit in di protesta davanti al loro quartier generale di Khartum di migliaia di persone che invocano la rinuncia del presidente Omar Al Bashir, al potere da 30 anni.
Bashir si è dimesso. Il presidente del Sudan, Omar al Bashir, si è dimesso e l’esercito ha annunciato la formazione di un governo di transizione: lo riporta l’emittente tv Al-Arabiya. Funzionari del governo sudanese sono stati arrestati: lo riporta il sito di Arab News. Tra loro c’e’ il vice presidente del National Congress Party, Ahmed Haroun. Detenuto anche l’ex vice presidente di Bashir, Ali Osman Taha, oltre alle guardie del corpo del presidente.
La protesta dei professori, il sit in della vittoria. “Chiediamo al nostro popolo di tutta la capitale e della regione circostante di recarsi immediatamente nell’area del sit-in e di non andarsene da lì fino alla nostra prossima comunicazione”, ha detto l’Associazione dei professionisti sudanesi (Sudan Professionist Association”, che ha organizzato le proteste. L’associazione è stata fondata 7 anni fa da circa 200 docenti universitari a sostegno di imprenditori e professionisti. (fonte Ansa)