Svizzera/ Scusa ufficiale alla Libia per l’arresto del figlio di Gheddafi, Hannibal

Muammar Gheddafi

La Svizzera ha chiesto scusa alla Libia per l’arresto “ingiusto” del figlio del colonnello Muammar Gheddafi, Hannibal, e della moglie incinta. L’episodio risale al 15 luglio del 2008. La coppia era stata accusata dir aver maltrattato due domestici di un hotel di Ginevra. In vista dell’inverno e del blocco delle forniture di petrolio libico, principale fornitore della confederazione, il presidente Hans-Rudolf Merz si è detto rammaricato dell’evento.

«Esprimo al popolo libico le mie scuse per l’ingiusto arresto di un diplomatico libico da parte della polizia di Ginevra», ha detto Merz a Tripoli in una conferenza stampa congiunta con il premier Baghdadi Mahmudi.

La coppia venne liberata due giorni dopo dietro il pagamento di un cauzione di 500 mila franchi svizzeri (312.500 euro) e dopo che ai due dipendenti dell’Hotel, un marocchino e un tunisino, venne pagato un risarcimento.

A ottobre del 2008 la Libia rispose sospendendo le forniture di petrolio alla Svizzera, ritirando investimenti e depositi per cinque miliardi di dollari dalle banche elvetiche, interrompendo ogni programma di cooperazione. Come ulteriore misura a due uomini d’affari svizzeri in Libia fu impedito di rientrare nel Paese. A tale proposito il presidente Merz ha assicurato che «le autorità libiche consentiranno ai due di tornare a casa prima settembrei».

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie