MANAGUA – Due fratellini, un bambino di 4 anni e la sorellina di uno, sono morti in un incendio domestico avvenuto nella città di Managua, in Nicaragua. Le fiamme sono state causate da un tablet collegato alla corrente elettrica. La tragedia è avvenuta lo scorso 5 febbraio.
A trovare i corpi esanimi dei due bambini è stato il padre, Marvin Obando, che ha provato a salvare i suoi figli dall’incendio. Il corpicino di Jordan Caleb, il più grande dei due figli, era sopra quello di Alessandra Adelaid. Il bimbo infatti avrebbe tentato di proteggere la sorellina dalle fiamme. I bambini sono portati d’urgenza all’ospedale, ma sono morti a poche ore l’uno dall’altro. Il bimbo aveva subito ustioni sul 100% del suo corpo. I medici hanno lavorato tutta la notte per salvare la sorellina, ma la piccola è deceduta poche ore dopo.
“Ha provato a coprire sua sorella – le drammatiche parole del padre ai media -. Quando sono entrato era abbracciato a lei, la stava proteggendo. Si è gettato su di lei perché sapeva che sarebbe successo qualcosa. È sopravvissuto solo tre ore”.
Rosario Murillo, vicepresidente del Nicaragua, ha dichiarato ai media locali che “un tablet collegato alla rete elettrica si è surriscaldato e ha provocato l’incendio che è costato la vita ai due bambini”. La marca e il modello del tablet non sono stati rivelati. (fonte LA PRENSA)